Vecchi debiti cancellati, bilancio Ausl ok

L’Emilia-Romagna va in soccorso delle Aziende sanitarie e ripiana il buco di bilancio: si parla di circa 84 milioni di euro.

Nel territorio regionale le uniche aziende in pareggio sono il Rizzoli e l’Ausl di Bologna. L’Istituto ortopedico, spiega Luca Baldino, direttore generale della Sanità in Regione, ha il vantaggio di avere un bilancio contenuto e una mobilità attiva pari al 25%. Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl, chiarisce che "erano censiti dei debiti, molto vecchi risalenti al 2013, verso fornitori vari e non più riscontrati, per cui il debito è venuto meno e questo ci ha consentito di pareggiare". Però Baldino avverte che "comunque rimane una situazione di sbilanciamento tra costi e ricavi anche per l’Ausl di

Bologna, come per tutte le altre aziende sanitarie".

Ora preoccupa il 2023, ancora un’incognita. Per questo la Regione ha avviato un percorso di ascolto e confronto costante con le Aziende sanitarie, per evitare disavanzi anche quest’anno. "Al momento non siamo in grado di fare i bilanci preventivi", precisa Baldino. E intanto prosegue il pressing a Roma per ottenere un aumento del fondo sanitario nazionale. La sanità oggi "costa di più di quanto riceve – osserva Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute – non solo per le spese Covid o energetiche, ma anche per le nuove opportunità cliniche, assistenziali e di ricerca che fino a qualche anno fa erano impensabili e che oggi hanno performance straordinarie", per esempio in campo oncologico. "Questo scostamento di bilancio preoccupa tutte le Regioni – ammette l’assessore – occorre rimodulare il fondo". La richiesta è di aumentarlo fino al 7,5% del Pil. In ogni caso per la Regione, nel 2022 tutte le aziende "hanno raggiunto gli obiettivi di prestazione ed economici previsti", anche perché il pareggio di bilancio "non era richiesto – sottolinea Baldino – sapevamo che sarebbe stato impossibile". Nel disavanzo delle Ausl, dunque, "non c’è alcuna responsabilità delle direzioni generali – mette in chiaro Donini – rispetto a obiettivi e costi non abbiamo motivi per ravvisare alcun problema di efficacia ed efficienza nella gestione".

d. b.