DONATELLA BARBETTA
Cronaca

Vertice Ausl sul Pronto soccorso: "Pronti ad attivare la task force"

Dopo le criticità emerse giovedì, interviene Claudio Lazzari, direttore dell’ospedale Maggiore "La situazione è rientrata con l’attivazione di letti e velocizzando le dimissioni dai reparti".

Summit sul sovraffollamento nei Pronto soccorso dell’Ausl. Il vertice è stato organizzato ieri da Claudio Lazzari, direttore degli ospedali Maggiore e Bellaria, dopo la giornata complicata di giovedì, quando nella struttura di emergenza urgenza di largo Nigrisoli si sono registrati 200 ingressi, mentre la media giornaliera è di 150, ed erano stati attivati quattro letti nella Medicina d’urgenza per tamponare le lunghe attese.

"C’è stato un picco di accessi, concentrato soprattutto al mattino – spiega Lazzari – e nel pomeriggio avevamo 105 persone presenti tra chi attendeva la visita e chi era già stato preso in carico. E contemporaneamente dall’area medica da qualche giorno c’era stata una riduzione delle dimissioni. Ma la situazione già alla sera si era risolta, perché nei vari reparti sono stati attivati i bed manager e i facilitatori delle dimissioni, quindi una buona reazione al sovraffollamento. Inoltre, alcuni pazienti sono stati ricoverati negli ospedali della provincia".

Però la criticità è emersa con evidenza e questo ha portato alla decisione di un confronto.

"Abbiamo analizzato la situazione di giovedì con i direttori dei dipartimenti chirurgici, dell’emergenza, dell’area medica e del servizio infermieristico. Oggi (ieri, ndr) ci sono 56 persone presenti complessivamente al Pronto soccorso – fa i conti Lazzari –, quindi oltre alla diminuzione degli accessi, la situazione è rientrata con azioni semplici: diciamo che è stato un campanello d’allarme. Tuttavia, abbiamo fatto il punto su come reperire risorse e posti letto aggiuntivi e definire i valori soglia oltre i quali si attiva la task force".

Ma in presenza di un nuovo picco "saremmo dovuti passare alla convocazione dell’unità di crisi, con scelte organizzative più importanti – ammette il direttore –, di cui l’ultima è il blocco dell’attività chirurgica programmata, in modo da ricoverare i pazienti internistici nei letti chirurgici. Una soluzione che però rallenta lo smaltimento delle liste d’attesa. Ma per fortuna non c’è n’è stato bisogno. Grazie alla collaborazione e alla buona volontà di tutti siamo riusciti a gestire internamente all’Azienda una giornata critica: attivati quattro letti in Medicina d’urgenza e velocizzate le dimissioni". Per Vincenzo Carnuccio, direttore degli ospedali spoke, "anche a Bazzano a causa di un iperafflusso e di una ridotta capacità ricettiva del reparto, giovedì si è registrato un aumento del tempo di boarding dei ricoveri. L’altra sera erano 8 i pazienti in attesa di ricovero, oggi (ieri, ndr) due, e si trovano in osservazione breve intensiva all’interno del Pronto soccorso".