di Nicoletta Tempera
Massacrate di botte. Prese a pugni e calci, pur di strappare loro le borse. La doppia aggressione, violentissima, a scopo di rapina, ai danni di due ragazze, è avvenuta la notte tra domenica e lunedì, intorno all’una e mezza, in via Mascarella. E in meno di 24 ore la Squadra mobile è riuscita a identificare i due autori della violenza, due sedicenti trentenni: uno dichiaratosi marocchino, l’altro algerino, ma le cui identità sono ancora da accertare.
I due, che già a Milano e Napoli erano stati fermati per reati analoghi, contraddistinti dalla ferocia, hanno bloccato le ragazze, due lavoratrici ventenni, mentre tornavano a casa dopo aver passato la serata in zona universitaria. Uno si è posizionato davanti alle vittime, l’altro alle spalle. E poi è partito il pestaggio. Insensato, immotivato. A una delle due giovani è stato rotto il naso. E poteva andare ancora peggio, visto che uno dei rapinatori ha tirato anche fuori un coltello a serramanico. Che ha usato però ‘soltanto’ per tagliare la tracolla della borsa della giovane. Ottenuto quello che volevano, i rapinatori sono fuggiti via.
È stata una testimone a dare l’allarme alla polizia, che si è subito messa al lavoro per riuscire a identificare e bloccare i due uomini tanto pericolosi. E partendo dall’analisi dei filmati ripresi dagli impianti di videosorveglianza di tutta la zona gli agenti sono riusciti a individuare i due. Immortalati mentre, con le carte di credito delle vittime, provavano a fare acquisti e ricariche al distributore di un tabaccaio.
Quei video sono stati girati a tutte le volanti sul territorio. Della vicenda è stata informata la pm Elena Caruso. E lunedì, nel primo pomeriggio, la Squadra mobile ha intercettato, in via di Corticella, i due uomini. Che sono stati subito arrestati per rapina aggravata e portati prima in Questura, dove sono stati fotosegnalati, e poi alla Dozza, in attesa della convalida del fermo. Addosso, quando sono stati perquisiti, avevano ancora gli effetti personali sottratti alle vittime: un paio di cuffiette Airpods, carte di credito, tessere sanitarie e anche delle banconote vietnamite, che una delle due giovani teneva per ricordo nel portafogli. Avevano anche un serramanico con lama di 6 centimetri.
Le borse, invece, sono state ritrovate in zona universitaria. Adesso la Squadra mobile sta lavorando per accertare se i due uomini siano responsabili di altri episodi violenti avvenuti nell’ultimo periodo in città. Questo, mentre l’ufficio Immigrazione è in contatto con i consolati di Marocco, Algeria e anche Tunisia per riuscire ad arrivare a un’identificazione ufficiale dei rapinatori, ovviamente irregolari in Italia, così da poter procedere, appena si avrà questa certezza, al rimpatrio nei rispettivi paesi d’origine.
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