Villa Serena, nuova vita. Spazi per famiglie e ragazzi

Con il freddo accolte anche trenta persone che non avevano un riparo. La struttura, inoltre, ospiterà le associazioni che operano nel quartiere.

Villa Serena, nuova vita. Spazi per famiglie e ragazzi

Villa Serena, nuova vita. Spazi per famiglie e ragazzi

Una nuova vita per Villa Serena, che, dopo il restauro, è già operativa per accogliere cittadini, famiglie e associazioni, offrendo momentaneamente anche un riparo per le persone inserite nel Piano Freddo. Un luogo accogliente di 24 stanze, dotato anche di bagni e sale comuni, rivolte a momenti conviviali. "Visitiamo gli spazi di Villa Serena, che abbiamo ristrutturato con un investimento di fondi europei da circa 1.100 milioni di euro – commenta il sindaco Matteo Lepore –. Una struttura comunale che verrà dedicata ai cittadini della zona, perché faremo un percorso partecipato con il Quartiere Borgo Panigale-Reno per definirne l’utilizzo. Un ambiente aperto alla cittadinanza". Gli spazi offrono anche una ricucitura nella zona del Quartiere, "un angolo dove è importante investire dal punto di vista sociale – spiega la presidente di Quartiere Elena Gaggioli –. Credo sia importante farlo anche con questo approccio, che mette animazione del territorio con presidio sociale e con la capacità di condurre la fragilità in un contesto bello, in cui facciamo mettere chi sta male in comunicazione con il contesto sociale. Un arricchimento da entrambe le parti, in un contesto presidiato da molte realtà associative, che danno un contributo importante". L’accoglienza Al momento, Villa Serena "ci sta dando una mano per ampliare il Piano Freddo: proprio in queste settimane abbiamo accolto una trentina di persone – aggiunge il sindaco –. Sarà uno spazio nel Quartiere che accoglierà sia cittadini, famiglie e ragazzi e le attività delle associazioni, sia le persone che durante l’inverno vengono accolte nel Piano Freddo. Abbiamo bisogno di ampliare i numeri: quest’anno il Piano Freddo ha superato i 700 posti".

Il progetto è più capiente rispetto agli altri anni. "La nuova struttura dà una possibilità di ampliamento del Piano Freddo – conclude l’assessore Luca Rizzo Nervo –. Più in generale, è pensato come un luogo per la cittadinanza, questa struttura viene animata dai professionisti, ma anche dalla presenza delle parrocchie e dei cittadini attivi che collaborano anche per i pasti". Le persone accolte vengono individuate "dai percorsi classici del Piano Freddo, sia attraverso il sistema professionale che consente di recepire tutte le domande di accoglienza alla città, sia dagli help-center mobili, composti da operatori che girano per le strade, raccogliendo i bisogni".

Mariateresa Mastromarino