Vitello in palio al torneo di briscola: dietrofront dopo le proteste

Un torneo di briscola, con decine di partecipanti, e un vitello come premio. L’animale però, dopo le proteste dell’associazione LNDC...

Vitello in palio al torneo di briscola:  dietrofront dopo le proteste

Vitello in palio al torneo di briscola: dietrofront dopo le proteste

Un torneo di briscola, con decine di partecipanti, e un vitello come premio. L’animale però, dopo le proteste dell’associazione LNDC Animal Protection, si è trasformato in buoni pasto. Una storia nata in un bar di Marzabotto che è finita nel mirino degli animalisti, capeggiati dalla presidente Piera Rosati. "Per noi una vittoria, gli animali non sono oggetti", spiega soddisfatta. L’associazione era infatti intervenuta appena aveva appreso la notizia, scrivendo al Comune e agli organi competenti per chiedere il divieto di utilizzare animali come premio. "Siamo molto soddisfatti della comunicazione ricevuta dall’Asl, un passo importante che dà un segnale chiaro sulla necessità e sulla volontà di cambiare una cultura ormai completamente anacronistica".

Oltre all’amministrazione, LNDC Animal Protection si era messa in moto con il proprio staff legale scrivendo una lettera anche alla polizia locale, all’Asl competente e alla Regione Emilia-Romagna. "Ritengo assurdo che nel 2024 alcune persone considerino ancora gli animali come fossero oggetti da offrire in premio. Fortunatamente – ha continuato Rosati – la normativa, che va di pari passo con l’evoluzione culturale della nostra società che è sempre più attenta al benessere degli animali, è presente ed è stata rispettata. Ricordiamo infatti, anche a tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna, che la legge regionale sulle norme a tutela del benessere animale, prevede che gli animali, sia cuccioli che adulti, non possano essere offerti in premio o vincita di giochi, oppure in omaggio a qualsiasi titolo nell’ambito di attività commerciali, di giochi e di spettacoli", ha concluso la presidente.

L’associazione LNDC Animal Protection aveva chiesto formalmente tramite Pec venerdì 10 maggio, più di una settimana prima dell’evento in oggetto, alla sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi di intervenire e di vietare all’attività commerciale di svolgere la gara di briscola offrendo in premio un animale e alle forze dell’ordine di vigilare affinché il giorno della gara non ce ne fossero in presenza. E così è stato. Con tanto di buoni pasto per il vincitore.