Cantiere via Saffi a Bologna, l’opposizione: “Spegnere le telecamere in centro”. Orioli: “Misure sulla viabilità allo studio”

La proposta del centrodestra è quella di spegnere Rita e consentire l’accesso alle auto per limitare i disagi dei cittadini quando la strada resterà chiusa. Il Comune non dice di no

Bologna, 26 maggio 2023 – Togliere l’accesso limitato al centro di Bologna, spegnendo le telecamere sulle preferenziali e consentendo l’accesso alle auto. Il centrodestra pone le proprie condizioni per il 'cantierone' per la tombatura del Ravone in via Saffi che dovrebbe partire alla metà di giugno con la chiusura totale della strada. E il Comune non dice di no.

Infatti, le modifiche alla circolazione in vista dei lavori sono "attualmente allo studio", spiega l'assessora alla Mobilità Valentina Orioli, che comunque assicura: è obiettivo dell'amministrazione "favorire una mobilità il più possibile fluida in modo da minimizzare i disagi dei cantieri".

I dettagli, comunque, verranno comunicati "col dovuto anticipo", assicura Orioli, nella risposta letta oggi al question time dal collega di giunta Massimo Bugani. L'impegno che si assume è il Comune è quello di "concludere l'opera entro l'estate, così da minimizzare i rischi legati alle precipitazioni autunnali", dopo le ripetute inondazioni causate nelle settimane scorse dalle piene del Ravone.

Il Comune, in ogni caso, si impegna ad effettuare un "monitoraggio" sulla mobilità durante il cantiere di via Saffi per eventualmente "aggiustare la strategia sulle necessità che dovessero ripresentarsi".

Sotto il manto stradale di via Saffi avverrà la "ricostruzione di un nuovo e più ampio scatolare" appunto per contenere il corso del Ravone. La risposta non ha soddisfatto del tutto le opposizioni.

"Se da un lato finalmente si fanno i lavori, dall'altro li si fa con tre anni di ritardo", sottolinea il capogruppo di Fratelli d'Italia Stefano Cavedagna. "Speriamo di avere presto risposte per i cittadini che sono stanchi di prendere multe e fare code dalla mattina alla sera", dice ancora Cavedagna secondo cui "ci saranno importanti disagi" alla circolazione.

Anche Matteo Di Benedetto della Lega invita la giunta Lepore a fare una "scelta di buonsenso. Abbiamo visto com'è la mobilità di Bologna quando via Saffi è chiusa. Speriamo che non succeda come altre volte, che l'apertura al traffico non arrivi quando poi i lavori sono finiti".

Samuela Quercioli di Bologna ci piace, da parte sua, auspica che amministrazione "nel verificare la strategia sulla mobilità, prenda in considerazione di spegnere almeno Rita per alleviare i disagi dei cittadini".

Per quanto riguarda l'esondazione del Ravone "non è questa la sede per fare processi o per valutazioni di merito, visto che sono in corso ancora valutazioni tecniche su quanto accaduto", sottolinea sempre al question time l'assessore ai Lavori pubblici Simone Borsari.

Sarà necessario, dice ancora l'assessore rispondendo alla ex leghista Francesca Scarano, "concertare con tutti i soggetti competenti una manutenzione del Ravone una manutenzione dell'alveo del Ravone stesso per evitare che ad ogni violenta precipitazione segua un trascinamento a valle di portata cosi' ingente di materiali vegetali ma anche di tanti rifiuti abusivi che ne alterano il corso". Il Comune, comunque, "continuerà a fare la propria parte perché vengano garantite le condizioni di sicurezza".

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