ROSALBA CARBUTTI
Politica

Elezioni Europee, la ministra Bernini a Bologna: “Quello a Forza Italia unico voto utile”

La visita alle start up di Mug - Magazzini generativi. Sulle Regionali ammette che per il dopo-Bonaccini "serve qualcosa di diverso”

Bologna, 27 maggio 2024 – Riguardo le “Europee puntiamo su un ottimo risultato per Forza Italia. Perché votare per noi è il vero voto utile per dare stabilità all'Europa perché il nostro partito è saldamente ancorato al Ppe".

La ministra per l'Università e la Ricerca di Forza Italia Anna Maria Bernini, in visita alle start up di Mug - Magazzini generativi di via Emilia Levante accompagnata dal presidente di Emil Banca Gianluca Galletti, il segretario di Forza Italia di Bologna Lanfranco Massari, e la candidata azzurra del Nord-Est Alessandra Servidori, parla anche delle prossime Regionali dell'Emilia-Romagna.

Il ministra Anna Maria Bernini, accompagnata dal presidente di Emil Banca Gianluca Galletti, il segretario di Forza Italia di Bologna Lanfranco Massari, e la candidata azzurra del Nord-Est Alessandra Servidori
Il ministra Anna Maria Bernini, accompagnata dal presidente di Emil Banca Gianluca Galletti, il segretario di Forza Italia di Bologna Lanfranco Massari, e la candidata azzurra del Nord-Est Alessandra Servidori

“Il nostro obiettivo sarebbe quello di una coalizione di popolari, liberali e conservatori e non ci sfuggono le criticità”, ha anche detto la Ministra. “Noi lavoreremo al massimo affinché questo si realizzi per la nostra parte e l'unico voto utile. Con il massimo rispetto per i nostri alleati di maggioranza, per avere stabilità in Europa è il voto a Forza Italia, che è l'unico partito saldamente ancorato al Ppe ormai da tanto tempo. Il Ppe è quello che sposta gli equilibri in Europa. Faremo la nostra parte e cercheremo di convincere tutti gli elettori possibili che il voto a Forza Italia è un voto di stabilità e qualità sui dossier”.

Non si sbilancia su possibili candidature – “attendiamo di vedere cosa succederà alle europee poi valuteremo” – ma ammette che per il dopo-Bonaccini "per la Regione serve qualcosa di diverso". "Come sempre faremo un ragionamento di coalizione – ha aggiunto –, sulla qualità delle persone, un ragionamento mirato sulle esigenze di questo territorio”.

La ministra in visita ai alle start up di Mug - Magazzini generativi di via Emilia Levante
La ministra in visita ai alle start up di Mug - Magazzini generativi di via Emilia Levante

Infine, minimizza la discussione sulla spending review sul Pnrr: "Di fronte ai progetti che non si riusciranno a concludere nel 2026, entreranno in gioco i fondi di coesione, come ha detto chiaramente il ministro Fitto". “Non solo non perderemo fondi – ha aggiunto – ma li acquisteremo, di questo ne sono certa perché lo sto vivendo nel mio specifico comparto”.

In particolare, nel settore dell'Università e della Ricerca "non solo non abbiamo ridotto ma abbiamo aumentato i fondi - ha assicurato Bernini - Quello che si deve fare con il Pnrr è adottare un criterio che sia compatibile con il principio di realtà, che significa soldi che possono essere spesi. Per questo ho nominato un commissario straordinario per velocizzare le procedure”.

La visita a ‘Mug’, Bernini: “Accorciare tempi tra fine Università e lavoro”

"Ci sono molte startup in questo luogo, così come ci sono belle idee e molta creatività. Soprattutto, c'è un percorso per rendere sempre più breve quello spazio compreso tra la fine della formazione e l'inizio del lavoro", ha commentato Anna Maria Bernini, visitando oggi pomeriggio a Bologna "Mug", lo spazio dei Magazzini generativi di Emil Banca in via Emilia Levante. A margine della visita, più in generale, sul tema formazione e lavoro ha detto: "Bisogna formarsi con una prospettiva di lavoro possibile e soprattutto bisogna ridurre al minimo il tempo della compensazione". Nel senso che, nel mondo, "bisogna avere percezione di quali sono i temi più sfidanti", perché, rimarca il ministro, "il futuro è adesso" al di là che si scelgano "materie scientifiche o filosofiche; del resto, la filosofia si sposa oggi con l'intelligenza artificiale e non è più teorica" soltanto. In tutto questo, Bernini mira a consolidare un "rapporto preliminare, e non successivo, tra mondo delle università e mondo del lavoro".