Europee, candidature nel vivo. Lega con Marchetti, FdI su Garagnani

Il partito della Meloni pensa al presidente regionale di Confagricoltura. Pd: ok Mumolo e Pini, rebus Gualmini

Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna

Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna

Si avvicina il voto per le Europee (8-9 giugno), e cominciano a venire fuori i primi nomi ufficiali. E ufficiosi, quasi sicuri. Come al solito, sembra che il centrodestra sia un passo più avanti con alcune certezze in più rispetto al Pd. Ma anche in casa dem qualcosa si sta delineando meglio. Resta ovviamente un rebus l’ipotetica candidatura di Stefano Bonaccini, fino a qualche giorno fa praticamente esclusa. Impossibile, a oggi, fare ulteriori previsioni.

FDI E LEGA

Nei giorni scorsi abbiamo già scritto della candidatura ufficiale, per Fratelli d’Italia, dell’attuale capogruppo in Comune, Stefano Cavedagna. E’ lui il candidato che avrà il sostegno dei coordinamenti di tutta la regione, in un maxi collegio Nord-orientale che, ricordiamolo, comprende Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Ma altri due nomi del nostro territorio dovrebbero aggiungersi a quello di Cavedagna. Due profili non ancora sicuri, ma molto probabili. Si tratta di Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, e di Piergiacomo Sibiano, responsabile degli Affari istituzionali di Illumia. Questi due nomi dovrebbero essere ufficializzati a breve, a meno di colpi di scena.

Le Lega invece ricandiderà sicuramente Alessandra Basso, avvocatessa veneta che da anni vive a Bologna e che corre per il secondo mandato, è stata già eletta la prima volta a Bruxelles nel 2019. Oltre a lei, pare ormai sicura la candidatura di Daniele Marchetti, imolese, consigliere regionale del Carroccio. Saranno questi i due nomi del territorio che la Lega presenterà alle urne, in una sfida interna alla coalizione non banale. Cinque anni fa le Europee segnarono l’exploit della Lega di Matteo Salvini, oggi il traino è invece di Fratelli d’Italia della premier Giorgia Meloni. Nessun riscontro invece, finora, di nomi papabili sul fronte di Forza Italia, sempre considerando Bologna e provincia. In campo scenderebbe Antonio Platis, dal Modenese, vice coordinatore regionale del partito.

IL PD

Dai consiglieri regionali pescherà anche il Partito Democratico, che dovrebbe candidare Antonio Mumolo, da un pezzo ormai in viale Aldo Moro. Mumolo ha sostenuto Elly Schlein al Congresso ed è pronto al salto. Sicura la candidatura della veneta Alessandra Moretti, europarlamentare uscente e in Emilia-Romagna sostenuta dal deputato Andrea De Maria. Mentre è un punto interrogativo anche la candidatura di Elisabetta Gualmini, anche lei europarlamentare uscente. Gualmini non ha mai nascosto l’ambizione di candidarsi alla guida della Regione Emilia-Romagna, ma in ballo ci sono sia la decisione del Parlamento sul terzo mandato dei governatori (che potrebbe modificare la scelta di Bonaccini), sia la decisione che il Pd nazionale assumerà se Bonaccini fosse impossibilitato a ricandidarsi. La professoressa, comunque, non disdegnerebbe un secondo giro a Bruxelles. Non si ricandiderà Paolo De Castro, anche lui uscente, mentre è sicura la candidatura della modenese Giuditta Pini, che a Bologna potrebbe essere supportata da alcuni pezzi del Pd locale.

GLI ALTRI

Non ancora chiare le strategie del Movimento Cinque Stelle, ma parrebbe probabile la ricandidatura dell’europarlamentare uscente Sabrina Pignedoli, reggiana. Per ora non sarebbero all’orizzonte candidature dal nostro territorio. Punto interrogativo anche per Azione, perché è ancora incerto l’accordo federativo che potrebbe essere siglato con Più Europa. Ma Azione potrebbe anche scegliere di correre da sola.

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