Bologna, 22 agosto 2013 - CI SONO i portici e ci sono le torri ma non è il centro storico. C’è una storia millenaria popolata di cavalieri, enigmi irrisolti e battaglie su cui soffia il vento della rivoluzione industriale. E’ un luogo in cui la storia vive in letargo sotto il cemento dei palazzi e non aspetta altro che essere rivelata. Questa terra di mezzo è uno spicchio di città incuneato tra i quartieri Navile e San Donato da oggi protagonista di due percorsi di trekking urbano guidati dalla memoria storica di Bologna, colei che tutto ha visto e tutto sa, la portinaia pettegola e irriverente Onorina Pirazzoli, nome d’arte di Maurizia Cocchi (la mappa dei percorsi).
 

Da oggi al 26 settembre, per sei appuntamenti gratuiti al giovedì, la zdàura per antonomasia farà da cicerone di quest’ultima tranche della rassegna estiva dei suggestivi giardini di Cubo del Centro Unipol. Organizzato da Unipol e Vitruvio, il trekking urbano vuole svelare spazi insoliti della città riscoprendo le tracce di un passato lontano sotto la direzione artistica di Franz Campi.
 

Campi, ci sarà da scarpinare?
«Non occorre attrezzarsi da esploratori, sono percorsi al massimo di un chilometro e mezzo che terminano nello spazio del Cubo».
 

Ma cosa c’è da vedere in quelle strade periferiche?
«Non solo sulla strada ma anche al di sopra. Una buona metà del percorso è sopraelevato. C’è un mondo aereo su via Stalingrado che dal basso non si immagina neanche. Camminamenti e ponti che pare di essere a Berlino, mica a Bologna».
 

Quali storie verranno raccontate?
«Sotto la Fiera, ad esempio, c’era una necropoli villanoviana con una misteriosa tomba inspiegabilmente lontana da tutte le altre. Alla Bolognina c’è un condominio sotto le cui fondamenta furono trovati gli scheletri di molti cavalli e si scoprì che appartenevano alle milizie austriache al tempo della ritirata del 1848. Poi ci sono i Frati Gaudenti, una specie di Templari bolognesi che avevano il loro quartier generale a Casaralta. Il loro monastero è diventato nel 1880 un impianto militare dove si produceva carne in scatola e dopo ancora un’azienda di biciclette e moto».
 

Punto di arrivo delle escursioni sono i giardini di Cubo, i percorsi però sono due...
«‘Il borgo dei re antichi-Storie d’ingegno e di segreti, dai Templari alle Officine Minganti’, con cui si inizia stasera, parte alle 21.30 da via della Liberazione, mentre il secondo tragitto si intitola ‘Le torri vanno in Fiera-Dalle necropoli Villanoviane al Centro Fieristico’ e il punto di ritrovo è davanti al Centro Commerciale Repubblica in via Cleto Tomba 29, alla stessa ora».
 

E come si sviluppa l’itinerario?
«La zdàura Onorina accompagnerà il pubblico ma lungo il percorso incontrerà degli ospiti, tutti coinvolti nella crescita di Bologna, che con le loro testimonianze arricchiranno il contenuto di ogni tappa. All’arrivo in piazza Vieira De Mello ci sarò anch’io ad intervistarli».
 

Qualche nome?
«Ogni serata ha un tema e in quella dedicata allo sport avremo Villalta e Pellacani che ci racconteranno delle infinite sfide di Virtus e Fortitudo. Ci sarà anche l’architetto Ettore Masi che collaborò con Kenzo Tange alla progettazione del quartiere fieristico e alla realizzazione delle famose torri».

Annalisa Uccellini