Bazzani promuove tutti: "Tanto ritmo e personalità, il Bologna è una grande”

Fabio: "La gara con l’Atalanta, dopo quella con la Lazio, mi ha impressionato. La squadra è una macchina perfetta che non si disunisce mai e non tradisce"

Bologna, 5 marzo 2024 – Il Bologna è in missione: missione Champions. "Eh sì, il Bologna è una grande", conferma Fabio Bazzani, commentatore Dazn, allenatore ed ex collaboratore tecnico di Sinisa Mihajlovic a Casteldebole. Ha visto di recente i rossoblù battere la Lazio all’Olimpico e l’Atalanta domenica al Gewiss Stadium: "E con l’Atalanta mi hanno impressionato ancora di più".

Capitan Lewis Ferguson, uno dei migliori acquisti degli ultimi anni
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Fabio Bazzani, cosa l’ha impressionata?

"La partita con la Lazio era importante e molto. Quella con l’Atalanta di più: insomma, si affrontavano quarta e quinta, l’Atalanta è stata un riferimento per anni: al netto di tutto, il Bologna ha dimostrato maturità psicologica nell’affrontare le partite di peso. A Bergamo in particolare".

Bologna macchina perfetta?

"Sono state create situazioni e condizioni per cui la squadra riesce sempre o quasi a mettere in pratica tutto quello che prepara. Vedo grande merito dell’allenatore e dei giocatori che dimostrano di essere evoluti e in perenne evoluzione. Il Bologna sembra una squadra da anni abituata a questo tipo di classifica e partite, non si disunisce mai, la vedi in difficoltà a tratti, ma non deraglia: e alla prima occasione ti fa gol, si prende il ritmo della partita e non te la molla più. Impressionante".

Punire alla prima occasione è la caratteristica delle grandi squadre.

"E infatti il Bologna lo è diventata. Si vedeva già l’anno scorso che Thiago aveva seminato bene, ma che lo diventasse così in fretta non lo avrei detto. Questo è l’anno giusto. Anche il momento di calo fisiologico lo ha già avuto e superato".

Fabio Bazzani, commentatore di Dazn
Fabio Bazzani, commentatore di Dazn

I ko con Udinese e Cagliari?

"Certo e in mezzo il pari con il Genoa. Tutti aspettavano i rossoblù al varco, dopo il quarto posto a Natale. Lì, la squadra ha svoltato, perché non è crollata. Si è ricaricata sfruttando la sosta Supercoppa ed è tornata più forte: pari a San Siro e poi sei vittorie, mettendo sotto Fiorentina, Lazio e Atalanta".

E recuperando 15 punti da situazioni di svantaggio, tra l’altro: Lazio e Atalanta tra queste.

"I rossoblù sono sono primi in questa classifica con il Napoli: segno che la squadra ha la consapevolezza di avere la forza necessaria per uscire da qualsiasi momento. E la bravura sta nel fatto che la consapevolezza non sfoci in presunzione e superficialità, nel rimanere umili".

Chi può fermare questo Bologna?

"Ci hanno provato in molti e in tanti modi, Gasperini ha pure snaturato qualche suo giocatore, mandando a uomo Pasalic su Calafiori e allargando De Ketelaere, che non è mai stato nel vivo del gioco. Ma il Bologna ha mille risorse: può difendere alto, ma sa ricompattarsi. Vai a prenderlo alto e palleggia, costruisce dal basso e imbuca, se stai basso ruota fino a trovare spazio. Ti fa impazzire e ha fame".

Chi i migliori?

"Beh, non si può non dire Ferguson, Zirkzee e Calafiori. Ma capisco Thiago che non parla dei singoli. Se fai un nome rischi di fare torto a qualcuno. Lucumi e Saelemaekers non sono stati i migliori entrando dalla panchina? E poi Thiago non sbaglia mai una lettura".

E adesso sotto con l’Inter.

"Grande partita, si affrontano le due squadre che giocano e stanno meglio. L’Inter di recente ha rifilato 3-4 gol a tutti, ma al Dall’Ara ha perso le ultime volte e ci ha rimesso uno scudetto, all’andata è stata fermata sul 2-2 ed è uscita in Coppa Italia. Sono cose che non si dimenticano".

Non avrà dimenticato neppure Arnautovic.

"E’ stato un faro, ma con lui non c’era una squadra che potesse giocare così. Oggi il Bologna è una squadra che funziona alla perfezione, in cui Beukema può fare il terzino e un terzino come Calafiori diventa uno dei centrali più forti in circolazione. Straordinari tutti: tecnico, giocatori e società nel creare questa macchina perfetta".

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