Orsolini e Odgaard abbattono la Fiorentina, il Bologna vola in zona Champions

I rossoblù di Thiago Motta fanno il carico di applausi al Dall’Ara e conquistano la terza vittoria di fila: la classifica è bellissima e l’Europa è molto più di un sogno

Bologna, 14 febbraio 2024 – Tutti innamorati del Bologna, una volta di più: e nella serata più dolce dell’anno, i rossoblù di Thiago Motta fanno il carico di applausi, carezze, sorrisi e soprattutto punti, che sono quelli che in classifica valgono maggiormente. Al Dall’Ara il 2 a 0 firmato da Orsolini e Odgaard regala la terza vittoria di fila alla banda di Motta. E ora la classifica è bellissima: 42 punti dopo 24 giornate giocate (quarto posto assieme all’Atalanta), un ritmo davvero da Europa. Europa, come quella che si giocavano questa sera le formazioni di Motta e Italiano. Europa, quella che i rossoblù sognano sempre di più. Europa, quella che i tifosi invocano a gran voce. La stagione è lunga, si sa, ma questo entusiasmo è difficile frenarlo. E Thiago può godère. Tutta la città può farlo, con le luci dei telefonini a fine partita che regalano un’immagine da stropicciarsi gli occhi.

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Le scelte dei due allenatori

Motta sorprende sempre: in difesa c’è Lucumi per fare rifiatare Calafiori, in mezzo al campo rientra Aebischer dopo la squalifica. Ma la novità vera è in porta dove, a distanza di più di un mese (Bologna-Genoa 1 a 1) torna Ravaglia, che mette quindi a sedere Skorupski. Nella Fiorentina Italiano si affida a Bonaventura e Belotti, Mandragora è preferito a Duncan.

La partita

Ritmi alti, occasioni da ambo le parti e una fiammella, quella del gioco, che sembra non spegnersi mai: primo tempo divertente e godibile quello del Dall’Ara, che vede il Bologna aspettare e ripartire, mentre la Fiorentina di Italiano cerca un modo per bucare la ragnatela rossoblù. Sul destro di Ikonè la prima chance del match, a cui replica pochi minuti dopo Orsolini: ripartenza orchestrata bene, pallone sul mancino ma conclusione che si spegne lontana dalla porta di Terracciano. Secondo ciak: lancio millimetrico di Ferguson neanche un minuto più tardi, controllo del numero 7 che, puntato Biraghi, cerca e trova l’angolino lontano, regalandosi la terza rete nel giro di quattro giorni, dopo la doppietta rifilata al Lecce.

I viola provano subito a rispondere con l’avanzata di Bonaventura: Ravaglia c’è. C’è anche Zirkzee, che a metà ripresa esce dal suo guscio (tutto fatto di giocate preziose di prima intenzione) per mettersi in proprio: imbucata di Saelemaekers, mancino forte ma poco preciso. Era invece precisa la punizione di Orsolini che, da posizione defilata e al tramonto del primo tempo, decide di sorprendere tutti calciando verso la porta: Terracciano nuovamente battuto, corsa a perdifiato sotto la curva e stadio che ribolle di gioia. Alt, un momento: speaker in silenzio, Chiffi in collegamento con la sala Var. Niente da fare, felicità che deve tornare in fondo allo stomaco: fuorigioco attivo (ma ai limiti del millimetro) di Posch, che prova ad andare a colpire il pallone calciato da Orsolini, annullandogli così la possibilità della doppietta. Primo tempo in archivio: è 1 a 0, ma le emozioni non mancano. Anche la ripresa si conferma sugli stessi livelli dei primi 45’ di gioco, con Kayode assoluto protagonista, nella sua area, nei primi dieci giri d’orologio: prima salva tutto su un eventuale autogol di Ranieri, con Zirkzee ingolosito dalla possibilità dello scavetto su Terracciano, mentre poco dopo il classe 2004 è presente sulla conclusione proprio dell’olandese, che colpisce il terzino da ottima posizione. Beukema prova a bissare la rete col Lecce, colpendo però male di testa, mentre al 23’ si iscrive alla lista dei protagonisti anche Ravaglia, che non si fa trovare impreparato sulla punizione di Biraghi, calciata da una posizione pericolosa. A dieci dal termine Motta corre ai ripari: dentro Lykogiannis e Ndoye per Saelemaekers e Orsolini, al fine di coprire le fasce laddove la Fiorentina stava iniziando a premere in maniera fastidiosa. La strategia è quella di provare a colpire in ripartenza, e così succede: a meno di dieci dal termine Zirkzee si allaccia con Milenkovic ma nonostante la marcatura affettuosa del serbo riesce a concludere, seppur a lato. Nella Fiorentina dentro anche Lopez e Duncan per dare nuovo ossigeno al centrocampo, il Bologna ribatte con Calafiori e Odgaard. E la mossa del danese paga ancora una volta: sul penultimo pallone disponibile l’ex Az si avventa, trasformando nel 2 a 0 il traversone di Lykogiannis. Impatto mostruoso del classe 1999, il triplice fischio decreta la fine di una gara dalle mille emozioni.

Il tabellino della gara

Bologna-Fiorentina 2-0 Bologna (4-3-3): Ravaglia; Posch, Beukema, Lucumi, Kristiansen (43’ st Calafiori); Ferguson, Freuler, Aebischer (25’ st Fabbian); Orsolini (34’ st Ndoye), Zirkzee (43’ st Odgaard), Saelemaekers (33’ st Lykogiannis). A disp: Skorupski, Bagnolini, Corazza, De Silvestri, Ilic, El Azzouzi, Moro, Urbanski, Karlsson. All. Motta. Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Kayode, Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Arthur (38’ st Lopez), Mandragora (38’ st Duncan); Ikonè, Bonaventura (11’ st Beltran), Gonzalez (25’ st Nzola); Belotti. A disp: Vannucchi, Martinelli, Parisi, Comuzzo, Faraoni, Infantino, Barak, Sottil. All. Italiano. Arbitro: Chiffi di Padova Reti: al 12’ pt Orsolini, 50’ st Odgaard. Note: ammonito al 35’ pt Milenkovic, al 15’ st Freuler, al 52’ st Beltran per gioco scorretto; al 47’ st Posch, al 47’ st Biraghi per comportamento regolamentare. Recupero 5’ e 5’.

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