LETIZIA GAMBERINI
BFC

Gianni Morandi: "Lo stesso entusiasmo di 60 anni fa quando girai l’Italia con Lucio"

Esulta il cantante, già pronto alle trasferte nei Paesi del continente. "Sembra che tutta la città sorrida, ci siamo ritrovati tra amici. Da tutti un ottimo lavoro, ma Saputo, Sartori e Motta grandissimi"

Bologna, 14 maggio 2024 – Le tue ali Bologna, le mie gambe Bologna, sto correndo con te. La voce di Gianni Morandi – in questo caso unita a quelle di Lucio Dalla, Luca Carboni e Andrea Mingardi – è qualcosa di strettamente legato alla città. Quasi una voce unica. E la canzone che è un inno di bolognesità da decenni – e non solo per il popolo del Dall’Ara – risuona più che mai nelle ore della grande festa Champions. Tutta la città ha in qualche modo corso assieme alla squadra, a partire da uno dei tifosi d’eccellenza. Morandi, dopo qualche silenzio scaramantico e qualche confessione di sognare le trasferte in Europa, ora non nasconde un’euforia (come si vede anche sui suoi social) da vero eterno ragazzo. "Un ragazzo che a dicembre compie 80 anni – dice –. Però sì, probabilmente l’entusiasmo è lo stesso di 60 anni fa, quando vincemmo lo scudetto. Sembra che tutta la città sorrida".

Gianni Morandi: "Lo stesso entusiasmo di 60 anni fa quando girai l’Italia con Lucio"
Gianni Morandi: "Lo stesso entusiasmo di 60 anni fa quando girai l’Italia con Lucio"

Un Bologna a questi livelli, del resto, lo si sognava da tanto.

"È bello perché ci credevamo da un po’ ma quando arriva poi l’ufficialità... Mi sto preparando alle trasferte".

Una in particolare?

"Magari Madrid, ma qualsiasi cosa. É bello vivere un’avventura del genere. Quando abitavo a Roma, mio figlio Marco mi fece fare un po’ di trasferte europee con la Roma. Fu una cosa bellissima, figuriamoci ripeterla con la propria squadra del cuore".

Quando ha capito che quest’anno stava girando in modo particolare?

"Quando abbiamo vinto a Bergamo contro l’Atalanta. È stato un bellissimo segnale e da lì abbiamo iniziato a crederci".

Atalanta e Roma. Anche lei ha guardato la partita domenica?

"Certo, una gara straordinaria. L’Atalanta, gioca a grandissimi livelli".

Come si è arrivati a questo successo?

"Joey Saputo ha fatto veramente un grande lavoro. Un grandissimo, così come Giovanni Sartori e Thiago. Chissa se vorrà restare... ma io spero di sì. Ha portato la sua creatura in Europa e potrebbe divertirsi. Ma in tanti hanno lavorato a questo successo, penso ovviamente anche a Sinisa Mihajlovic".

E avrà pensato anche a Dalla.

"Certo, ricordo che l’anno in cui vincemmo lo scudetto andavo con Lucio a vedere tutte le trasferte. Non avevo ancora vent’anni. Chissà come ci starà guardando ora".

Questo è un momento speciale per tutta la città.

"L’entusiasmo è contagioso. Ho fatto un giro e ci siamo ritrovati con tanti amici e ci siamo detti di andare in trasferta. È una cosa bella per Bologna: già sta esplodendo di turisti che arrivano da tutta Europa, ora il calcio darà ancora di più".

Ha un giocatore che l’ha appassionata particolarmente?

"Tutti, i tanti i giovani. Ferguson che poverino ha avuto quell’incidente, ma anche Calafiori, Corazza... davvero tutti hanno dato il loro contributo. Spero rimangano visto che molti di loro avevano voglia di giocare in Europa con la maglia rossoblù".

Che canzone dedicherebbe al Bologna?

"Una canzone... dicevano Fatti mandare dalla mamma a prendere la Champions. Ma ormai l’abbiamo presa".