Frignani: "L’UnipolSai crescerà per gradi"

Il manager con il gruppo degli italiani. In arrivo un esterno olandese, prenderà il posto di Lampe che si è ritirato

Frignani: "L’UnipolSai crescerà per gradi"

Frignani: "L’UnipolSai crescerà per gradi"

di Alessandro Gallo

C’è anche Claudio Scotti, al centro sportivo Umberto Calzolari di Casteldebole, per il raduno dell’UnipolSai. Il lanciatore dovrà giocarsi le sue carte per tornare negli States, intanto lavorerà con i suoi ex compagni di squadra, ai quali è sempre legato. La visita di Gianni Spada, uno dei fondatori della società (data 1953), poi il discorso del presidente, Pierluigi Bissa.

C’è tutto lo staff che collabora con Lele Frignani, dal pitching coach Fabio Betto a Claudio Liverziani, dal preparatore atletico Vanni Pedrini al general manager Christian Mura.

In campo, pronti per allenarsi, tutti gli italiani: capitan Lorenzo Dobboletta, Alessandro Grimaudo, Filippo Crepaldi, Samuele Gamberini, Filippo Agretti, Alex Bassani, Julian Dreni e Maurizio Andretta (assente giustificato Riccardo Bertossi).

Ci sono trattative avviate per arrivare a un esterno di scuola olandese che, rispetto alla passata stagione, prenderà il posto di Gilmer Lampe, che si dedicherà alla famiglia.

"Si riparte – dice Lele Frignani – Di solito, il mio discorso alla squadra si chiude dicendo che vogliamo arrivare a giocarci l’ultima pallina dell’ultima partita della stagione".

Un modo come un altro per indicare quantomeno la finale come obiettivo di partenza. Questa, però, sarà un campionato differente.

"Partiremo per gradi – aggiunge Frignani –, anche perché la squadra potrà consolidarsi durante l’annata. Abbiamo fatto delle scelte. Inizialmente gli italiani saranno più responsabilizzati. Spesso li abbiamo etichettati come giovani. Ma ormai sono quasi tutti ragazzi di 27-28 anni, che si assumeranno un impegno preciso".

Crescita per gradi anche se, come ammette lo stesso manager, nel dna Fortitudo c’è sempre l’idea di arrivare fino in fondo. Per conquistare il campionato, in un’annata nella quale, la Fortitudo, ha rinunciato alla Coppa dei Campioni, considerando anacronistica e penalizzante la formula.

Arriveranno anche gli stranieri, naturalmente. Anche se il futuro ruoterà attorno a un nome che, dalle parti del Gianni Falchi, è un autentica leggenda.

"Stiamo facendo una sere di valutazioni su Raul Rivero – conferma Frignani –. L’avevamo lasciato nella passata stagione infortunato. In patria di è fatto di nuovo male ed è stato costretto a finire sotto i ferri. Ma l’intervento al gomito non ha riguardato i legamenti. Le indicazioni che arrivano dal Venezuela sono positive. E se Raul sta bene è difficile rinunciare a uno del suo talento e della sua capacità di mettersi a disposizione del gruppo".

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