La campagna romagnola inizia con il successo su Rimini, buono per mantenere il primato in classifica, ma ancora prima dei risultati Attilio Caja loda l’atteggiamento dei suoi. "Se anche avessimo perso – dice il tecnico della Fortitudo – non avrei avuto nulla da dire. Perché ce la mettiamo sempre tutta, e non potrebbe essere altrimenti di fronte a questo pubblico. Contro Rimini, una squadra molto più forte di quanto non dica la classifica, qualcuno non era nelle migliori condizioni, eppure nessuno si è tirato indietro, complimenti ai ragazzi".
Caja esalta l’ambiente e il legame che si è creato tra la sua squadra e il pubblico del PalaDozza. "Dobbiamo giocare grandi partite sempre, penso alla prossima trasferta di Forlì, ma in particolare dobbiamo metterci il cuore di fronte a questo ambiente, che merita partite con questo atteggiamento". Il cuore della Effe è alla base dei cinque minuti finali, un’accelerazione che lascia Rimini senza risposte. "La difesa degli ultimi 5’ è stata clamorosa – conferma Caja – siamo passati dal -4 al +7, un parziale favorevole di 11 punti, grazie a una difesa eccellente, che ha suggellato una prova di squadra. E’ vero, Marks ha segnato 26 punti, ma grazie alla sua grande bravura, Grande e Tomassini hanno realizzato grandi canestri, ma più per loro virtù che per demeriti nostri, e abbiamo difeso molto bene contro i loro lunghi. E come si deve fare sempre, nel momento difficile ci siamo aggrappati alla difesa".
Un atteggiamento di fronte al quale Caja ammette. "Quanto sono contento da zero a dieci? Cento". E detto da uno tecnici più esigenti, vale doppio...
f. m.
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