LUCA RAVAGLIA
Cronaca

25 aprile, una giornata ‘calda’. Lattuca contro i neofascisti in città

Il sindaco denuncia: "Simboli nazisti in un locale del centro". Monologo di Scurati letto da Gualtieri

25 aprile, una giornata ‘calda’. Lattuca contro i neofascisti in città

25 aprile, una giornata ‘calda’. Lattuca contro i neofascisti in città

La festa della Liberazione resta un argomento estremamente divisivo della politica, italiana come cesenate. Il lato positivo in ogni caso è che la ricorrenza continua a richiamare l’attenzione di tantissime persone, come ha dimostrato il lungo corteo che ieri mattina si è messo in marcia dalla Barriera per raggiungere il monumento alla Resistenza del Serraglio, dove dopo la posa della corona in omaggio alle vittime che diedero la vita per riportare la libertà nel nostro Paese (alla quale ha partecipato anche il consigliere provinciale ed esponente di Fratelli d’Italia Enrico Castagnoli), si sono susseguiti gli interventi. Prima della lettura, da parte di Mariangela Gualtieri, del monologo di Antonio Scurati censurato dalla Rai, è intervenuto il sindaco Enzo Lattuca. Il primo cittadino ha tuonato contro "l’occupazione della Rai" e ha ricordato l’anniversario dell’uccisione di Giacomo Matteotti, ‘colpevole’ di essersi opposto alla violenta oppressione del regime fascista e, salendo di toni, ha attaccato duramente i " topi che di nascosto ripropongono sul soffitto in un locale del centro storico di Cesena (il riferimento è a un circolo legato a Casapund, ndr) le croci celtiche, i simboli peggiori di fascismo e nazismo".

La Festa della Liberazione esiste per una ragione, che mai deve essere dimenticata. Le croci celtiche non appartengono a questo tempo, ma a questo tempo non deve appartenere nemmeno lo sfregiare le immagini di manifesti elettorali del centrodestra con l’aggiunta della scritta antifa. Non è questo l’antifascismo. E ieri sarebbe stato un bel momento per ribadirlo. L’odio che avvelena la politica, è una delle minacce peggiori che possono mettere a rischio ciò che chi è venuto prima di noi, pagandolo con la vita, ci ha restituito il 25 aprile 1945. La libertà. Sul tema è intervenuto anche Marco Giangrandi: "Se oggi, 79 anni dopo, posso candidarmi a sindaco di Cesena, lo devo a loro, gli eroi della Resistenza che, donando la vita per un ideale supremo, hanno lottato strenuamente per difendere i diritti delle future generazioni. Io stesso, scendendo in politica, ho avvertito sulla mia pelle l’artiglio gelido dell’offesa e dell’intimidazione. Come se la diversità di pensiero fosse sempre e comunque l’anticamera del fascismo".

re.ce.