Aggressione, condannato in secondo grado

Commerciante 70enne (pena sospesa) ritenuto l’istigatore dell’assalto del figlio nei confronti dell’avvocato Angelo Junior Soragni

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di Giacomo Mascellani

Un commerciante di 70 anni è stato condannato in secondo grado a un anno di reclusione (pena sospesa), per i reati di stalking e per essere l’istigatore dell’aggressione perpetrata nei confronti dell’ex presidente del consiglio comunale di Cesenatico Angelo Junior Soragni. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Bologna alla quale l’imprenditore si era rivolto dopo la sentenza di primo grado emessa a novembre 2019 dal tribunale di Forlì, in cui condannava l’imprenditore anche al pagamento di mille euro per danni e alle spese legali.

È questo l’ultimo atto della vicenda giudiziaria relativa ad una feroce aggressione subita da Soragni il 26 novembre 2018, nel suo studio legale in viale Roma a Cesenatico, dove esercita l’attività di avvocato. Il tutto ebbe inizio nel 2017, quando una commessa si rivolse a Soragni per il recupero di crediti da lavoro dipendente, maturati in un negozio di abbigliamento di viale Carducci, in quanto dal titolare non aveva ricevuto tre mensilità per un totale di oltre 4000 euro. Nel dicembre 2017 Soragni ottenne il decreto ingiuntivo. Non essendosi perfezionato il pagamento, a luglio 2018 iscrisse una ipoteca sul negozio e, visto ancora il mancato pagamento, nel settembre 2018 introdusse la procedura di espropriazione immobiliare. Da quel momento iniziarono nei suoi confronti degli atti intimidatori da parte del titolare del negozio, all’epoca 66enne, il quale minacciò più volte Soragni e, in una telefonata registrata poi agli atti, gli disse che avrebbe mandato il figlio 41enne a "regolare i conti in sospeso".

Iniziò purtroppo in questo modo una escalation di minacce e casi di stalking da parte del negoziante. Il 26 novembre 2018 il fattaccio, quando il figlio 41enne di quest’ultimo entrò nell’ufficio di Soragni e lo aggredì stringendolo le mani attorno al collo e schiacciandogli la testa sulla porta finestra. Fortunatamente Soragni riuscì a svincolarsi dalla morsa dell’aggressore, intimandogli di andarsene. Nella colluttazione venne coinvolta e strattonata anche la commessa, alla quale il commerciante aveva sottratto il cellulare per impedirle di chiamare il 112. Dopo alcuni minuti l’aggressore lasciò lo studio ed intervennero i carabinieri.

Angelo Junior Soragni, tutelato e difeso dall’avvocato Domenico Serrapica di Ravenna, nell’aggressione subì un trauma cranico e contusioni multiple al torace, al dorso e all’addome, giudicate guaribili inizialmente in 15 giorni, poi arrivati a 75 con i referti medici successivi. L’aggressore 41enne ammise le colpe e patteggiò, nel 2019, in tribunale a Forlì un anno, 10 mesi e 20 giorni di reclusione (pena sospesa), per i reati di lesioni personali aggravate, rapina, minaccia, danneggiamenti e violazione di domicilio; del caso se ne occuparono il sostituto procuratore Filippo Santangelo e il gup Massimo De Paoli. Il padre dell’aggressore andò a processo e venne condannato il 28 novembre 2019 a un anno, pena ora confermata in appello, insieme a tutto l’impianto accusatorio.

La vittima dell’aggressione commenta così la sentenza: "Da un punto di vista giudiziario sono lieto dell’esito e della conferma della condanna penale per l’imputato. A ben vedere, però, queste sono cose che non dovrebbero mai succedere. Violare la sacralità della professione e perseverare in ingiustificati atti intimidatori e persecutori contro chi sta solo facendo il proprio lavoro tutelando un cliente, è un fatto grave. Si è trattata di una brutta e spiacevole aggressione, che ha causato enormi turbamenti a me e alla mia famiglia".