"Alla luce non posso rinunciare Ma ho dovuto alzare i prezzi"

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Rispetto a un anno fa, le bollette della luce sono aumentate di almeno tre volte, quelle dell’acqua di due. A ciò si aggiungono i rincari - da lei stessa definiti ‘stellari’ - di tutti gli articoli monouso che sono parte della quotidianità di una parrucchiera, dalle mantelline ai guanti in nitrile, necessari quando si maneggiano tinture e prodotti chimici. Jenny Pascucci, titolare del ‘Salone Ketty’, in via Coniugi Brumer 50, a San Vittore, ha deciso di ‘darci un taglio’ concentrando gli appuntamenti in determinate fasce orarie della giornata, per poter anticipare le chiusure di almeno un paio d’ore. Prove di lockdown energetico, insomma.

Pascucci, com’è arrivata a questa decisione?

"Non mi conviene più tenere aperto il salone tutto il giorno per una o due messe in piega. Prima, nelle giornate di maggior affluenza – venerdì e sabato – andavo avanti anche fino alle 20, ora cerco di concentrare tutti gli appuntamenti entro le 18. E di mercoledì, solitamente, apro solo nel pomeriggio".

Quanto ha pesato il caro energia sulla sua attività?

"Moltissimo. Oltre al phon, l’energia elettrica alimenta i caschi, le piastre liscianti, il boiler dell’acqua calda, l’aria condizionata in estate. Non posso certo mandare via le clienti con i capelli bagnati, o costringerle a soffrire il caldo nei mesi più torridi".

E i rincari sui prodotti?

"Erano già fuori controllo durante la pandemia.Nel 2020 un pacco di guanti monouso in nitrile costava a malapena 4 euro. Ora non c’è verso di pagarlo meno di 17. Per non parlare di mascherine, ciotole per miscelare i colori, mantelline e prodotti disinfettanti".

Cos’altro ha fatto per tamponare la situazione?

"Sono stata costretta a ritoccare tutti i servizi di un euro o poco più. Ho spiegato alle clienti le ragioni degli aumenti, quasi tutte hanno capito".