PAOLO MORELLI
Cronaca

Alle Terme Sant’Agnese le contestazioni sono nove

Le violazioni delle norme rilevate dall’Ispettorato del lavoro non lasciano spazio a interpretazioni di natura politica come indica il sindaco Marco Baccini.

Alle Terme Sant’Agnese  le contestazioni sono nove

Alle Terme Sant’Agnese le contestazioni sono nove

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Non si parla d’altro nei bar di Bagno di Romagna e San Piero in Bagno (ma non solo), dove la pagina della Valle del Savio del Resto del Carlino va a ruba come il fascicolo sportivo dopo la conquista matematica della promozione in serie B da parte del Cesena calcio. La contestazione di sanzioni per 227mila euro alle Terme Sant’Agnese, società per azioni controllata dal Comune di Bagno (che detiene il 68% delle quote) da parte dell’Ispettorato del Lavoro è un macigno che peserà sulla campagna elettorale e andrà anche oltre le elezioni amministrative ed europee dell’8 e 9 giugno.

Al cicaleccio delle voci ne manca solo una, quella del sindaco Marco Baccini che, rispondendo alle interpellanze dei gruppi di minoranza in Consiglio comunale ‘Un Bene in Comune’ (Alice Buonguerrieri) e ‘Insieme per il Futuro’ (Enzo Montalti e Milena Bravaccini) ha tentato di mandare la palla in tribuna scrivendo: "L’operato degli Amministratori della società che sono stati espressione di questa Amministrazione comunale viene spesso messo sotto accusa più per questioni politiche che per questioni di merito. Queste ultime, che vengono invece accuratamente taciute, registrano un aumento progressivo dell’andamento della società in termini di fatturato, utili e investimenti di ammodernamento, nonché da ultimo ma non ultimo di formazione del personale".

A questo proposito il sindaco Baccini allega alla risposta una lettera del 3 novembre scorso di una ventina di dipendenti (circa un quarto del totale) che gli chiedono aiuto "perché non sopportiamo più di essere additati come coloro che sono dalla parte sbagliata dei lavoratori da un piccolo gruppo di colleghi che seguono interessi propri nel Sant’Agnese e a scapito di tutti gli altri".

In realtà le contestazioni notificate agli amministratori Alfredo Piccoli, Enrico Camillini e Loris Corzani lasciano poco spazio alle repliche: infedeli registrazioni sul libretto unico del lavoro, violazione delle misure di contrasto del lavoro sommerso e irregolare, omessa comunicazione preventiva del lavoro intermittente, superamento del numero complessivo di contratti a tempo determinato, superamento limiti straordinario anni 2019, 2020 e 2021, violazione delle disposizioni in tema di riposo giornaliero e delle disposizioni in tema di durata massima dell’orario di lavoro. Contestazioni che non lasciano margine a una valutazione di natura politica.

La prossima settimana ci saranno incontri fra le rappresentanze sindacali dei lavoratori e l’azienda che, a riprova della gravità della situazione interna, ha messo in campo un nuovo consulente, il forlivese Massimo Balzani.