
Autovelox nel mirino: "Serve solo per fare cassa, la sicurezza non c’entra"
A Cesenatico parte la battaglia per chiedere lo spostamento dell’autovelox installato cinque mesi fa sulla Statale Adriatica, in corrispondenza dell’ultimo tratto del sovrappasso sulla via Cesenatico in direzione nord. A lanciarte la proposta è Liana Giordano detta Lilly, attualmente residente a Cesena, la quale in passato ha abitato anche a Cesenatico. Lilly ha organizzato una raccolta di firme e sino ad ora i punti dove poterlo fare sono quattro, di cui due a Cesenatico in centro sulla Statale, uno a Pinarella di Cervia ed uno nel centro di Cervia. La donna sta avendo dei consensi e sino ad ora, nei primissimi giorni in cui si è attivata, ha raccolto più di 300 firme ed è molto determinata nella sua azione: "Mi sono attivata per senso civico, perchè l’autovelox è installato nella discesa del cavalcavia, in un tratto di strada dove non ci sono stati dei gravi incidenti, mentre il tratto di Statale realmente pericoloso è più avanti, in corrispondenza dei supermercati, dove purtroppo negli ultimi anni si sono verificati gli incidenti mortali e con feriti gravi. Il limite dei 50 chilometri orari mi hanno riferito che c’è sempre stato in questo punto, tuttavia qui non ci sono edifici pubblici, scuole o abitazioni. Inoltre con le auto moderne, in una discesa che poi si apre su un lungo rettilineo, è davvero difficile rispettare i 50, sarebbe più giusto alzare il limite ai 70 orari, anche perchè se uno frena improvvisamente c’è il rischio tamponamento. Molti hanno la sensazione che l’autovelox sia stato installato in quel punto per fare cassa, come dimostrano le oltre 8mila multe staccate nei primi due mesi, e non per garantire la sicurezza, che è ben altro. Io non ho alcun interesse diretto in questa raccolta di firme e non ho preso alcuna multa, mi sto impegnando esclusivamente per giustizia".
Ci sono tuttavia dei cittadini che esprimono dei dubbi, per il fatto che il limite dei 50 chilometri orari in questo tratto c’è sempre stato. Dal Comune viene invece la conferma che non è l’Amministrazione comunale a decidere dove installare gli autovelox sull’Adriatica, perchè essendo un bene di proprietà dello Stato, è questo organo a decidere e lo fa tramite il prefetto competente sul territorio (in questo caso quello di Forlì-Cesena), i cui uffici si confrontano con Anas e Polizia Stradale. Tant’è che sono state queste realtà a decidere assieme al prefetto che era in carica sino a poco tempo fa. L’Amministrazione comunale inoltre si era informata anche su una eventuale possibilità di alzare il limite ai 70 chilometri orari, tuttavia gli enti competenti hanno precisato che il limite dei 50 chilometri orari è presente in tutti i tratti di cavalcavia di quel tipo, presenti sulla Statale Adriatica. Liana Giordano detta Lilly una volta raggiunto un certo numero di firme raccolte, intende protocollarle in Comune a Cesenatico e in Prefettura a Forlì, con l’obiettivo anche di poter avere un incontro con il nuovo prefetto recentemente insediato e far valere le ragioni che l’hanno portata a raccogliere le firme per spostare l’autovelox sulla Statale Adriatica.
Giacomo Mascellani