
Bari vince contro Cesena grazie al gol di Dorval. Polemiche per decisioni arbitrali e Var su gol annullato e rigore non concesso.
BARI 1 CESENA 0
BARI (3-4-1-2): Radunovic, Pucino, Mantovani, Obaretin, Olivieri (38’ st Tripaldelli), Benali, Maita, Dorval (38’ st Favasuli), Falletti (18’ st Lella), Lasagna (31’ st Sibilli), Novakovich (31’ st Favilli). A disp.: Pissardo, Bellomo, Sgarbi, Maiello, Manzari, Simic, Saco. All.: Longo.
CESENA (3-4-2-1): Klinsmann, Ciofi, Prestia, Mangraviti, Adamo (32’ st Celia), Calò, Bastoni (12’ st Tavsan), Donnarumma (12’ st Ceesay), Berti (32’ st Chiarello), Antonucci (20’ st Kargbo), Shpendi. A disp.: Pisseri, Curto, Piacentini, Pieraccini, Francesconi, Mendicino, Van Hoojdonk. All.: Mignani.
Arbitro: Santoro di Messina.
Rete: 33’ pt Dorval
Note: spettatori 14.696, 341 arrivati da Cesena. Ammoniti Bastoni, Adamo, Kargbo, Mantovani, Calò, Benali. Angoli: 4 a 1 per il Cesena. Recuperi: 1’ pt e 4’ st
Due trasferte, zero punti, il dato che conta per un Cesena, anche a Bari, punito da un errore, stavolta di Adamo, nell’unica occasione da rete avversaria, magistralmente sfruttata da Dorval. Poi c’è la discutibile direzione arbitrale con lo zampino del Var che penalizza i romagnoli. Sul pari bianconero, l’assistente di linea sbandiera un fuorigioco di Shpendi sul tiro di Calò da lontano, finito in fondo alla rete barese. Il Var conferma la decisione, nonostante sia molto dubbio che l’attaccante bianconero, sì in evidente fuorigioco, tocchi la palla o disturbi Radunovic. La seconda occasione in cui i romagnoli hanno ragione di recriminare senza dubbi avviene nella ripresa con un mani clamoroso a braccio largo in area di Lella, l’arbitro non assegna il rigore e il Var neppure interviene.
Sui tre episodi si è consumato il film di una gara tutto sommato giocata senza infamia dal Cesena che ancora una volta in trasferta non raccoglie per quanto semina. Contro un Bari, forte di 13 risultati utili consecutivi, imbattuto da agosto, eppure sino a venerdì un punto dietro in classifica, il Cavalluccio non ha demeritato, vincendo nel possesso palla e annullando la temibile coppia di attacco pugliese cui ha concesso poco o nulla. Nulla è stato concesso anche a Shpendi, vanificato da una marcatura spietata con frequenti raddoppi. Così per la seconda volta il Cesena non va in gol (era successo solo nel pareggio a reti inviolate di Palermo).
I pugliesi hanno trovato il vantaggio, forse nel momento migliore del Cesena, alla prima occasione: Novakovich percuote a destra, di fisico resiste a Mangraviti che gli permette il cross per il secondo palo, Dorval è solo, Adamo non salta, per il barese è un gioco da ragazzi posare in rete di testa. Maita tiene sveglio Klinsmann da lontano, poi il gol annullato a Calò, al 72’ Ceesay da 2 metri di testa mette nelle mani di Radunovic, infine l’episodio che chiude il match, il rigore non concesso.
Daniele Zandoli