"Biblioteca Malatestiana, una trovata elettorale le aperture serali"

L'iniziativa sperimentale per estendere l'orario di apertura della Biblioteca Malatestiana a Cesena solleva dubbi sulla priorità data alla cultura rispetto alla campagna elettorale. La proposta di ampliare gli orari in modo più consistente per valorizzare il centro storico è criticata.

Soltanto due settimane sono passate da quando abbiamo sottolineato la necessità di garantire una più ampia copertura oraria per la Malatestiana. Qualche giorno dopo viene organizzata, in via sperimentale, un’iniziativa per tenere aperta la biblioteca fino alle 23 nei martedì compresi tra il 12 marzo e l’11 giugno, esclusa la sezione “ragazzi”. Le attività proposte per marzo in queste ore di apertura straordinaria consistono in giochi da tavolo e varie attività di gaming. Curioso che il periodo in cui tale iniziativa è stata messa in atto sia proprio quello che coincide con la fine di questa sindacatura e, quindi, con il periodo della campagna elettorale, che ci porterà alle prossime elezioni dell’8-9 giugno. È forse questo tutto ciò che l’amministrazione uscente ha da proporre ai giovani cesenati? Una versione locale e contemporanea di panem et circenses tre mesi prima del voto? La sempre più evidente transizione della Malatestiana da biblioteca a mediateca di prodotti gaming (come d’altronde suggeriscono gli stessi volantini usati per sponsorizzare l’iniziativa)? Il tema è sicuramente più serio di uno spassoso gioco da tavolo: è vero che anche il complesso di aule studio della Malatestiana – che è il più esteso in città ed è aperto a chiunque, non solo agli studenti universitari – rimarrà aperto più ore in questi martedì, ma un giorno di apertura straordinaria alla settimana e per un tempo limitato non basta. Perché non cominciare, per esempio con un’apertura più “ordinaria” della biblioteca moderna e delle aule studio tutti i lunedì, senza aspettare che si facciano le 14? Perché non rivedere l’orario domenicale, che non regge il confronto con le altre aule studio? Perché non riconsiderare le ancor più ridotte aperture estive, decisamente prolungate e con orari non certo flessibili? Si legge e si studia anche il lunedì, la domenica e durante l’estate: non ci sarebbe bisogno di ricordare qualcosa di così banale. E la Biblioteca Malatestiana da qui deve ripartire: dal fatto di essere, prima di ogni altra considerazione, una biblioteca, in cui si ritirano e consultano libri, riviste, giornali e contenuti digitali a carattere divulgativo, in cui si legge e si studia. Inoltre, tenere aperta la Malatestiana più ore, e più seriamente, significa contribuire alla valorizzazione del centro storico, cosa che questa giunta non è riuscita minimamente a fare. E per quanto riguarda ciò che è stato fatto finora, e ciò che si sta ancora facendo: una palese, diremmo persino autoevidente, bocciatura.

Insieme per Casali Sindaco