Bignami e la sfida della ripartenza: "Alluvione, a sei mesi dal disastro abbiamo dato risposte efficaci"

Il viceministro alle infrastrutture e trasporti domani sera all’incontro organizzato dal comitato "Dobbiamo garantire la piena ripresa del territorio, Figliuolo sta facendo un lavoro encomiabile".

Bignami e la sfida della ripartenza: "Alluvione, a sei mesi dal disastro abbiamo dato risposte efficaci"

Bignami e la sfida della ripartenza: "Alluvione, a sei mesi dal disastro abbiamo dato risposte efficaci"

"Ho accolto volentieri l’invito del Comitato alluvionati di Cesena e lunedì sera parteciperò all’incontro al Palazzo del Ridotto. Il confronto è il modo migliore per sciogliere i nodi mano a mano che si presentano e in una vicenda così complicata come l’alluvione del maggio scorso è inevitabile che ce ne siano sempre di nuovi". Chi parla è Galeazzo Bignami, 48 anni, da quasi un anno vice ministro delle Infrastrutture nel governo guidato da Giorgia Meloni.

Cosa verrà a raccontare ai cesenati?

"Più che a raccontare, vengo per ascoltare e per continuare a costruire assieme ai cittadini e ai comitati le risposte necessarie. Anche sfruttando le nuove risorse che il governo sta riservando alla Romagna. A partire dai 1,2 miliardi del Pnrr destinato specificamente alla messa in sicurezza idrogeologica della Romagna".

Ma le polemiche non si placano...

"La sinistra troverà sempre qualcosa per protestare: i soldi che non arrivano, il lavoro da fare che per loro è troppo... d’altronde li capisco. Se non alzano polveroni rimane l’unico vero tema: come è possibile che in tutti questi anni la Regione non abbia fatto nulla per tutelare il territorio? E’ per questo che nonostante tre richieste ufficiali avanzate dal governo alla Regione affinché dicesse quale era lo stato dei fiumi e delle zone montane prima dell’alluvione, ancora non è stata data risposta. Così però rischiamo di risarcire, ricostruire, continuando ad esporre la popolazione al rischio di andare di nuovo sott’acqua come è già successo troppe volte in questi anni".

Quali sono le priorità del governo?

"Garantire la piena ripresa del territorio, ma anche fare in modo che eventi del genere non accadano più. Santerno, Senio, Savio per citare alcuni fiumi avevano già esondato in passato, ma in nome dell’ideologismo ambientalista di Schelin e compagni non è stato fatto nulla per far sì che non accadesse più. E’ ora di cambiare la rotta".

Come si fa?

"Bisogna ripensare il territorio, coniugare il rispetto della natura con la tutela di chi vi abita e lavora. Bisogna fidarsi di chi vive le nostre montagne, di chi lavora i campi, di chi abita vicino ad un argine. Invece ora se uno pulisce un alveo o un bosco, oggi rischia il penale! Una follia. Ero con la premier quando ha garantito che avremmo operato per risarcire al 100% i danni. Ma ricordo che aveva chiesto anche di conoscere le stime esatte. Ad oggi quelle stime non ci sono. Per questo abbiamo previsto la periziabilità dei beni mobili, per sapere quanto occorre per risarcire. Però va detta una cosa: se qualche Comune chiede soldi per fare interventi che non c’entrano nulla con l’alluvione, è bene si sappia che sta togliendo risorse a chi ne ha davvero bisogno. Per questo Figliuolo, che insieme alle forze armate sta facendo un lavoro encomiabile, ha fatto bene a firmare un protocollo con la Guardia di Finanza".

re.ce.