Bolkestein, ancora 4 mesi di incertezza. Legacoop: "Ascoltare gli operatori"

Preoccupazione per la dinamica del confronto tra governo e Unione europea

Bolkestein, ancora 4 mesi di incertezza. Legacoop: "Ascoltare gli operatori"

Bolkestein, ancora 4 mesi di incertezza. Legacoop: "Ascoltare gli operatori"

Le incertezza sul confronto tra il governo italiano e l’Unione europea sul tema del mancato adeguamento alla direttiva Bolkestein sulle concessioni balneari preoccupano fortemente Legacoop Romagna che associa 14 cooperative di operatori balneari. La richiesta dell’esecutivo di avere altri 4 mesi di proroga per concludere la mappatura delle spiagge italiane desta ulteriore apprensione. "Le imprese non possono fare investimenti e quindi di svilupparsi – dice Paolo Lucchi – presidente Legacoop Romagna – I Comuni costieri della Regione si sono dati il 31 dicembre di quest’anno come termine per ottemperare alla normativa esistente e avviare le evidenze pubbliche. In questo momento di grave difficoltà, è fondamentale lo sforzo di tutti per la coesione di tutta la filiera balneare".

Il presidente Lucchi evidenzia che "è palese l’impossibilità per i Comuni di affrontare la mole di lavoro che deriverebbe dal dover riassegnare tutte le concessioni costiere (migliaia), senza regole condivise e nello stesso momento. Avviare le procedure senza una legge quadro nazionale rappresenta un rischio enorme, non solo economico ma anche sociale: senza una legge quadro nazionale, che ordini la materia e difenda il settore, si avrebbero effetti certamente distruttivi sulla nostra filiera turistico balneare".

"Mai come ora, in questo periodo di incertezza sulla normativa delle concessioni demaniali, è importante che i nostri Comuni e la Regione facciano squadra con le cooperative tra stabilimenti balneari e la categoria nel suo complesso — chiosa il responsabile delle cooperative balneari, Stefano Patrizi —. Per evitare il forte rischio di destrutturazione del nostro sistema è fondamentale che ogni atto relativo al demanio e al turismo balneare sia profondamente concertato, nei tempi e nei modi, e garantisca la salvaguardia del lavoro e delle micro e piccole imprese, cioè i soggetti economici più preziosi per le economie locali ma anche più fragili. Legacoop chiede quindi che vengano convocate celermente dai Ministeri le Associazioni di settore e gli Enti Locali competenti e analizzata una proposta di legge di riordino della materia che abbia come prima finalità la salvaguardia del lavoro di famiglie e micro imprese della filiera e della corretta funzionalità degli enti locali.