Camilla Tappi, una stella nel musical ’Chicago’

La ballerina gambettolese allieva della Dance Dream di Cesenatico è entrata a far parte del corpo di ballo con Chiara Noschese e Stefania Rocca.

Camilla Tappi, una stella  nel musical ’Chicago’

Camilla Tappi, una stella nel musical ’Chicago’

E’ nata una stella. Si chiama Camilla Tappi, ha 26 anni ed è entrata come ballerina nel cast di uno dei musical più prestigiosi del teatro italiano. Si avvera così un sogno, per un talento scoperto dall’istruttrice Ilaria Esposito della Dance Dream di Cesenatico.

Camilla, originaria di Gambettola, da giovanissima riscosse un grande successo al comunale di Cesenatico interpretando la principessa Fiona in ’Shrek’ e da poche settimane è entrata a far parte del corpo di ballo del musical ’Chicago’ con Chiara Noschese e Stefania Rocca, allestito dalla compagnia ’Stage Entertainment’.

Reduce dai grandi successi a Milano, al Teatro ’EuropAuditorium’ di Bologna e al ’Brancaccio’ di Roma, per la 26enne si tratta di un’autentica consacrazione, dopo gli studi all’Accademia del Musical di Milano e la gavetta in giro per l’Italia. Nello spettacolo a Bologna, la Dance Dream ha organizzato un pullman da Cesenatico, con 60 allieve che sono entrate all’EuropAuditorium per applaudirla e condividere questa gioia immensa. Camilla Tappi si racconta in questo momento magico tanto atteso: "Ho scoperto la danza a 5 anni per spirito di emulazione verso mia sorella maggiore, ma ben presto ho capito che ballare per me era molto più di una semplice passione. Se oggi sono qui il merito è di Nico Buratta, che mi segnalò alla Dance Dream, di Monica Battistini e soprattuto di Ilaria Esposito che mi ha fatto scoprire il mondo del musical. E’ stato amore a prima vista e, a quel punto, ho lavorato duro, investendo molto sulla formazione e frequentando stage preziosi, come quello con Christian Ginepro che mi hanno fatto crescere tantissimo. Iscrivermi alla Sdm di Milano, a quel punto, è stato l’approdo naturale di un percorso che mi ha completato sul piano tecnico ed artistico, dandomi le basi per vivere finalmente la danza come una professione".

L’artista non dimentica i sacrifici e i momenti duri: "Il mio non è stato un percorso semplice, perchè ho dovuto sostenere casting, provini, audizioni e poi l’incubo del Covid che, appena uscita dall’Accademia, mi ha fatto perdere due anni. E’ stata una strada molto in salita, perché in questo mondo i ’No’ sono stati tanti e, a volte, hanno fatto male. Di fronte alla porte in faccia c’è il rischio di arrendersi, ma io ho tenuto duro, sono andata avanti con ostinazione credendo sempre nelle mie possibilità. Per questo, se oggi dovessi dare un consiglio alle giovani allieve, direi loro di essere determinate, di continuare a studiare e di non smettere mai di crederci. Solo così si può arrivare".