Lascia l’amaro in bocca la pur opportuna decisione del giudice di respingere la richiesta di archiviazione delle indagini sulla scomparsa di Cristina Golinucci. Trentun anni di inchieste a spizzichi e bocconi, non hanno risolto il mistero della fine di una giovane ragazza cesenate. Il magistrato del Tribunale di Forlì ha imposto alla Procura della Repubblica di proseguire gli accertamenti, di continuare a rovistare tra le carte ormai consunte dal tempo, approfondire testimonianze ignorate o addirittura sparite. Speriamo in un briciolo di verità, ma sconcerta comunque il fatto che in Italia oltre agli autori dei delitti, non paghino neppure i responsabili di errori e inefficienze.
CronacaCaso Golinucci, catena di errori e inefficienza