ALESSANDRO NOTARNICOLA
Cronaca

Last Minute Market. “A Cesena recuperati beni per 140 tonnellate in un anno”

Le iniziative in città della società nata per andare a caccia di sprechi: “Solo nel 2018 abbiamo rimesso in circolo 22mila potenziali rifiuti”

Matteo Guidi, ad Last Minute Market

Cesena, 15 febbraio 2019 - Trasformare lo spreco in risorse. A primo impatto sembrerebbe uno slogan pensato per lanciare un progetto, in realtà è un motto che accompagna da sempre Last Minute Market, nata nell’autunno 1998 nella Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna da un’idea di Andrea Segrè per il recupero a fini solidali dei beni invenduti della grande distribuzione. Un modello di economia circolare che ben presto è approdato a Cesena, dove solo nel 2018 ha registrato 22 mila beni recuperati per un totale di 140 tonnellate

“Abbiamo trovato un territorio fertile molto sensibile alla politica del ‘non-spreco’”, spiega Matteo Guidi, amministratore delegato della società, che precisa come quotidiano sia il dialogo di Last Minute Market con Hera, con il terzo settore e con la grande distribuzione. “A Cesena – prosegue l’ad – lavoriamo su diverse linee di intervento. Principale è l’iniziativa ‘Cambia il finale’ realizzata dal 2014 con Hera sul territorio regionale nelle province in cui è attiva. Questo progetto offre ai cittadini un’alternativa allo smaltimento degli ingombranti e ai pseudo rifiuti di vivere una nuova vita altrove”. 

Divani,  cassettiere, elettrodomestici, da frigoriferi a scaldabagni, e ancora oggettistica varia, dalle case di privati finiscono in mercatini o, nella più solidale delle ipotesi, nelle case famiglie o in sedi di associazioni. “Oltre questo progetto ne sono attivi altri basati sul recupero degli alimenti e delle eccedenze nei punti vendita resi possibili anche grazie a Conad”, prosegue Guidi. In occasione di ‘Comunità in festa’ nello spazio Conad in piazza della Libertà a Cesena, infatti, si sono tenuti percorsi formativi e laboratori didattici indirizzati agli studenti delle scuole elementari del territorio sul tema del contrasto allo spreco alimentare. “C’è ancora molto da fare sul versante dell’educazione al cibo, dobbiamo arrivare all’idea di spreco zero, ma i cesenati in questo ci aiutano”, conclude Guidi.