Cesena Domini: "Questa squadra è unica"

L’ex del Cavalluccio e del Lucca, avversaria di domenica: "I bianconeri hanno mentalità e tecnica, la serie B se la meritano tutta"

Cesena Domini: "Questa squadra è unica"

Cesena Domini: "Questa squadra è unica"

Arrivati alle ultime curve di una stagione esaltante e per molti aspetti indimenticabile, domenica il Cesena sarà di scena a Lucca per la sestultima di campionato. Una gara non facile contro un’avversaria che anche se ha la metà dei punti del Cavalluccio, 40 contro 80, è da non sottovalutare. Uno storico doppio ex è Sergio Domini, centrocampista dai piedi (molto) buoni, 63 anni lo scorso 11 marzo, dall’estate 2023 responsabile del settore giovanile del Forlì.

Domini, come si trova nel nuovo incarico?

"Mi trovo molto bene, il lavoro mi piace, l’ambiente è sano e tranquillo. C’è tanto da fare, ma la voglia di lavorare non manca, così come la passione di stare vicino ai giovani e cercare di insegnare loro ogni giorno sempre qualcosa".

Cosa pensa della stagione del Cesena?

"Straordinaria. Quella bianconera è una macchina da guerra, inarrestabile. Siamo di fronte ad una squadra quasi perfetta, forte e completa in tutti i reparti, con una mentalità inattaccabile instillata nella testa dei giocatori da mister Toscano già dalla stagione passata".

Si aspettava un dominio bianconero così netto?

"Onestamente no, penso che non se lo sarebbe aspettato nessuno. Il mix fra giocatori esperti e giovani è stato perfetto e tutto è andato bene, anche nei momenti che potevano essere un po’ più complicati, come la trasferta a Gubbio".

Qual è secondo lei il suo punto di forza?

"La mentalità con cui la squadra va in campo ogni partita è veramente ammirevole e colpisce. Tecnicamente invece direi il centrocampo, settore chiave che se funziona agevola la difesa e favorisce ovviamente anche l’attacco. Inoltre è una squadra che ha testa, cuore e tutte quelle caratteristiche che servono per disputare una stagione con questa continuità. Più che altro mi aspettavo molto di più da quelle che alla vigilia sembravano essere quantomeno sullo stesso piano dei bianconeri: Entella, Perugia, Pescara e Spal. Al punto tale che mi chiedo: è stato il Cesena ad essere troppo forte, o sono state le altre troppo al di sotto delle attese?".

I giovani sono esplosi, ma secondo lei era tutto nelle previsioni?

"Non succede nulla per caso, a maggior ragione in un’annata lunga e difficile. Innanzitutto i giovani li devi avere in casa e devono essere forti e pronti. Poi sono stati bravi lo staff e la dirigenza a credere in loro e a capire il loro potenziale".

Quale l’ha colpita di più?

"Per fisicità, gamba e comprensione del gioco direi Francesconi, che credo sia il più vicino ad ambire anche a squadre in palcoscenici più importanti. Berti è molto forte, deve crescere ancora a livello fisico ma ha delle idee e delle accelerazioni che sorprendono".

E fra i veterani?

"Difficile scegliere, ma direi che De Rose e Prestia sono un gradino sopra gli altri".

Shpendi?

"In C è quasi illegale e in prospettiva può diventare un giocatore straordinario perché vede la porta, è forte in area, è in grado di allungare e di accorciare la squadra, insomma è un giocatore moderno. Secondo me in estate sarà difficile trattenerlo, ma credo che prima di andare in A un anno in B non possa che fargli bene".

Domenica trasferta a Lucca, piazza che lei conosce bene.

"Ci ho giocato nel ‘94-‘95 e ne conservo un gran bel ricordo. È una piazza esigente perché la gente capisce di calcio e di conseguenza pretende. Ricordo un campionato dove riuscimmo a salvarci e facemmo bene".

Domini, ma il Cesena ha già vinto il campionato o potrebbe esserci ancora insidie?

"Se vogliamo essere superstiziosì, ma non credo che il Cesena avrà grossi patemi per vincere. A parte la forza della squadra, ha un allenatore che non li farà rilassare mai fino alla fine. Diciamo che per non essere promosso il Cesena dovrebbe mettercela veramente tutta. Una partita presa sotto gamba ci potrebbe anche stare, ma conoscendo Toscano non credo accadrà".

La città e i tifosi meritano la promozione.

"Cesena per passione e tifo è una piazza speciale che dovrebbe stare stabilmente in B. Poi magari ogni tanto un paio di stagioni in A non farebbero male, ma la B è la sua dimensione".

Stefano Benzoni