ELIDE GIORDANI
Cronaca

Contatti con i gruppi di adolescenti. Azioni in corso anche in altre zone

L’assessora Macrelli: "Problemi segnalati a Tipano, Montefiore e Malatestiana"

L’assessora Macrelli: "Problemi segnalati a Tipano, Montefiore e Malatestiana"

L’assessora Macrelli: "Problemi segnalati a Tipano, Montefiore e Malatestiana"

Sono circa 60, divisi in due gruppi più o meno distinti, i ragazzi della Vallata Savio-Borello che si danno appuntamento nel centro di Borello (il quartiere dove è più alta la componente di giovani) creando apprensione e diffidenza tra i residenti, che denunciano teppismo e scarso rispetto per i luoghi pubblici. Ma, come informa l’assessora alle Politiche Giovanili Giorgia Macrelli, non sono gli unici che il Comune, insieme all’Asp (l’Ente Pubblico che persegue finalità di assistenza socio-sanitaria ad anziani, minori, studenti e stranieri), tiene sotto osservazione offrendo ai singoli componenti possibilità di incontro e scambio con gli psicologi e gli educatori di Educativa di Strada. Anche a Tipano si sono verificati fatti che hanno coinvolto un gruppo di giovani e destato qualche apprensione nella comunità residente. Mentre appaiono luoghi di aggregazione che comporta qualche fastidio l’area centrale del centro commerciale Montefiore e, in qualche occasione, anche la Biblioteca Malatestiana.

"Ma l’osservazione dei gruppi giovanili, la cui caratteristica è quella di essere molto mobili nella composizione e nella scelta dei luoghi d’incontro - evidenzia l’assessora Giorgia Macrelli -, riguarda tutto il territorio. L’Educativa di Strada è anche un importante strumento a disposizione del territorio per veicolare informazioni significative, in grado di influire su atteggiamenti e comportamenti a rischio e, in caso di bisogno, facilitare l’accesso ai servizi locali. Le attività svolte nell’Educativa di Strada rappresentano strumenti per accompagnare i ragazzi verso percorsi di sviluppo personale, inclusione sociale, per riuscire a cogliere i cambiamenti e i bisogni del mondo giovanile".

"Inoltre - spiega Giorgia Macrelli - quando Educativa di Strada inizia a lavorare in un luogo specifico si mette in rete con tutti, dai servizi sociali, al comune e al quartiere". Ma il vero nodo è la fiducia che gli operatori riescono a stimolare nei giovani. Una fiducia reciproca che fa emergere anche il disagio che sta spesso alla radice di comportamenti non appropriati, amplificati dall’appartenenza al gruppo. La frustrazione per la propria supposta insignificanza spesso di trasforma in rabbia. "C’è anche un’attenzione verso alcune scuole superiori - aggiunge l’assessora - dove ragazzi a rischio di dispersione scolastica vengono coinvolti nel pomeriggio attraverso modalità non formali e tecniche espressive con l’apporto delle nuove tecnologie, con l’obiettivo del reinserimento nell’impegno scolastico quotidiano".

Elide Giordani