ELIDE GIORDANI
Cronaca

Crollata la casa natale di Decio Raggi

Savignano di Rigo, il palazzo gentilizio dell’eroe di guerra è in totale stato di abbandono .

Savignano di Rigo, il palazzo gentilizio dell’eroe di guerra è in totale stato di abbandono .

Savignano di Rigo, il palazzo gentilizio dell’eroe di guerra è in totale stato di abbandono .

Sempre più vicino al suo destino finale. Così si presenta da ieri notte ciò che resta del palazzo gentilizio che ha dato i natali a Decio Raggi, primo eroe decorato di medaglia d’oro nella Grande Guerra. Con un sinistro rumore di crollo udito anche nella parte alta del paese, un’altra porzione dell’antica magione ubicata nella parte bassa di Savignano di Rigo - paese tra Romagna e Marche dove resistono ormai solo pochi abitanti - ha trovato ad accoglierla un piancito ormai invaso dall’intrico di vegetazione che da tempo imbriglia il palazzo. Davanti, solo il nocciolo secolare, entrato di diritto nell’elenco dei giganti della natura da segnalare e salvaguardare, che gli ha offerto ombra per almeno cento anni.

Della casa natale dell’eroe celebrato da strada, piazze, viali, caserme, scuole in tutta Italia, restano in piedi pochi muri ma sono del tutto atterrati quelli della vicina casa colonica detta ‘i capanni’ e sono ad altissimo rischio quelli della contigua casa colonica un tempo abitata dagli altri mezzadri dei Raggi, che qui furono proprietari terrieri. Ed è questa che suscita le apprensioni di chi ancora vi abita vicino. Se il palazzo è collocato in un’area ormai inaccessibile, la ex casa dei mezzadri (con stalla) è allineata sull’unica, e stretta, strada che conduce ad alcune case tuttora abitate. Un crollo improvviso, magari favorito dal passaggio di un’auto, potrebbe rappresentare un serio rischio per l’incolumità delle persone.

La sorte del palazzo natìo di Decio Raggi è questione annosa a Savignano di Rigo, il cui piccolo cimitero ne custodisce le spoglie. Eredità pesante per un consistente numero di parenti e affini dell’eroe, da tempo migrati altrove, non ha mai trovato sostegni per una sua salvaguardia. Qualche anno fa se n’è interessata anche Italia Nostra ma il risultato è stato solo un progressivo e fatale abbandono. Nessuno se ne sarebbe più occupato se non ci fosse in ballo un reale rischio per le persone.