"Dati stazionari, frequenta l’80%. La fuga? Bufala"

"Fuga dall’ora di religione? Non risponde al vero nel nostro territorio e nel Paese in generale questa presunta situazione viene...

"Fuga dall’ora di religione? Non risponde al vero nel nostro territorio e nel Paese in generale questa presunta situazione viene evocata ad arte in particolare al momento delle iscrizioni da chi ha pregiudiziali verso la religione cattolica come ad esempio l’Uaarr, l’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti".

Così don Giordano Amati, 72 anni, da 43 direttore dell’ufficio diocesano dell’insegnamento della religione ed ex insegnante al Serra - che gode di una panoramica prospettica sulla situazione – replica a chi parla di esodo degli studenti avvalentisi.

Don Amati, come sono i dati di quest’anno sull’insegnamento della religione cattolica nelle scuole cesenati?

"Sono ancora in fase di raccolta e a breve verranno diffusi, ma saranno stazionari, come quelli degli ultimi anni: non c’è fuga dall’ora di religione. L’anno scorso la percentuale dei frequentanti si attestava sull’80. Il problema è comunicativo".

Che cosa significa?

"Che quando si verificano situazioni in certe classi alle superiori, e può succedere, con meno della metà dei frequentanti, si diffonde clamore ad arte e viene preso come caso esemplare, mentre in realtà si tratta di un’eccezione".

I dati non sono uniformi.

"Certo che no. Ai licei troviamo medie di frequentanti anche del 90%, a tecnici e professionali sono più basse. PI più alti sono alle materne e alle primarie, per diminuire alle medie e alle superiori".

Quanti sono gli insegnanti di religione a Cesena e quanti di essi sono sacerdoti?

"Sono 88 e di essi cinque sono sacerdoti. Il processo di inserimento dei laici si è avviato in maniera costante negli anni Ottanta e si è esteso sempre più".

L’idoneità dei docenti è riconosciuta dal vescovo e d’intesa con lui nominati dalleautorità scolastiche. Gli insegnanti dalla loro non hanno l’arma del voto. Come possono sopperire?

"Con competenze culturali e disciplinari, capacità relazionali, empatia e possibilmente ascendente sui ragazzi".

Andrea Alessandrini