Due milioni per i soci agricoltori Orogel sostiene chi ha subito danni

Il presidente Bruno Piraccini rassicura: "I prodotti non mancheranno e non subiranno aumenti di prezzo"

Due milioni per i soci agricoltori  Orogel sostiene chi ha subito danni

Due milioni per i soci agricoltori Orogel sostiene chi ha subito danni

di Paolo Morelli

Non hanno subito danni dall’alluvione gli stabilimenti Orogel di Pievesestina, ma non si può dire la stessa cosa per l’azienda, legata a doppio filo con la produzione di vegetali (ortaggi e frutta) dei propri soci. In Romagna sono circa 800, un quarto dei quali hanno subito l’allagamento che significa la perdita totale della produzione, mentre gli altri sono stati danneggiati dalla pioggia eccessiva.

Presidente Bruno Piraccini, quali provvedimenti avete preso in seguito all’alluvione?

"Dal primo momento di allerta meteo abbiamo dato la possibilità ai nostri dipendenti che potevano farlo di lavorare in smart working, poi abbiamo fermato la produzione; questo per mettere in sicurezza i lavoratori ed evitare il più possibile gli spostamenti in modo da lasciare campo libero ai mezzi di soccorso. La produzione è ripresa gradualmente nei giorni successivi".

E per i produttori?

"Sono il nostro vero problema: abbiamo già dei meccanismi di salvaguardia in caso di perdite del raccolto, ma abbiamo deciso di incrementarli mettendo immediatamente a disposizione dei produttori soci un fondo di due milioni di euro per sopperire ai danni delle aziende agricole. Con la speranza che arrivino al più presto gli aiuti del Governo".

Com’è la situazione?

"Per molti agricoltori è tragica: c’è chi ha perso la casa, le costosissime attrezzature e si ritrova a dover ammortizzare gli investimenti per gli impianti con il reddito azzerato. Sostenerli è un dovere per tutti poiché se gli agricoltori perdono la voglia di coltivare la terra ci rimettiamo tutti".

Quali sono le colture a rischio?

"Per la frutta ciliegie, fragole, albicocche e tutte quelle che sono finite sott’acqua. Per gli ortaggi spinaci, piselli, fagiolini, zucchine, pomodoro e altro ancora. Ma il problema non riguarda solo le colture arrivate a maturazione, ma anche quelle future poiché sono compromessi gli impianti. Possiamo stimare una perdita del 50 per cento della produzione ortofrutticola romagnola a causa dell’alluvione".

Mancherà il prodotto nelle celle frigorifere dei supermercati e dei negozi?

"No, abbiamo riserve per tre mesi e i nostri prodotti continueranno a essere forniti con regolarità, nonostante le difficoltà dei trasporti, e senza aumenti di prezzo".

Come farete, vista l’emergenza?

"Punteremo sul rinnovo delle colture in Romagna e chiederemo ai nostri soci che fanno capo agli stabilimenti di Ficarolo (Rovigo) e Policoro (Matera) di darci una mano".

Voi solitamente fornite gratuitamente i vostri prodotti a mense e comunità che aiutano persone in difficoltà. E oggi?

"Continuiamo, anzi intensifichiamo questa opera anche a favore delle persone sfollate e dei volontari; inoltre siamo disponibili a far fronte alle emergenze mano a mano che ci vengono segnalate".

Per i dipendenti?

"Abbiamo sollecitato chi ha subito danni per il maltempo a segnalarcelo, in modo da poter valutare eventuali interventi di sostegno. Inoltre abbiamo deciso di coinvolgere i nostri dipendenti in un’azione benefica, come già avvenuto in passato per eventi straordinari: ognuno potrà donare la restribuzione di un’ora e l’azienda s’impegna a moltiplicare almeno tre volte la somma raccolta".