"È ora di Cesena capoluogo Così sarebbe più competitiva"

Confcommercio Cesenate sostiene da decenni l'istanza di Cesena come capoluogo di provincia. Un emendamento alla legge Calderoli potrebbe finalmente riconoscere la contitolarità di Cesena, dopo 31 anni di attesa. Un traguardo importante che potrebbe portare ricadute positive per la città.

"È ora di Cesena capoluogo  Così sarebbe più competitiva"

"È ora di Cesena capoluogo Così sarebbe più competitiva"

"Cesena capoluogo di Provincia di nome e di fatto è un’istanza che Confcommercio cesenate ha fatto propria da decenni, come concretizzazione di un dato di fatto, e la possibilità che finalmente un’iniziativa parlamentare possa tradurla nei fatti è un’occasione importante". Lo rimarca il presidente di Confcommercio cesenate Augusto Patrignani. "Chi ha seguito le vicende istituzionali relative alla nascita della Provincia di Forlì-Cesena fin dal 1992 - prosegue - può a ragione chiedersi perché il riconoscimento della contitolarità del capoluogo a Cesena, senza nulla togliere a Forlì, non sia stato realizzato in questi tre decenni in cui è innegabile che la nostra città abbia patito la perdita di alcuni servizi fondamentali, a partire dal tribunale ma l’elenco è ben più lungo. Non si tratta di volgersi all’indietro per recriminare ma di utilizzare la memoria storica per inquadrare la questione nel suo contesto oggettivamente di ritardi della politica. In questa legislatura, questo è il dato che sta emergendo, è possibile che l’approvazione di un emendamento alla legge Calderoli di riforma delle Province consenta la titolarità di capoluogo a quelle che hanno doppio o triplo nome. Un traguardo dovuto che finalmente verrebbe conquistato. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, dopo 31 anni dalla nascita di Forlì-Cesena".

"Il riconoscimento - mette in luce Patrignani - è un atto che renderebbe Cesena più competitiva, attrattiva, con evidenti ricadute per la qualità della vita e delle imprese. Finalmente, dopo tre decenni di immobilismo, se ciò si avvererà, senza togliere alcunché a nessuno ma semplicemente assegnando il titolo alle città co-capoluogo e concedendo ciò che è dovuto. Questa dignità di capoluogo Cesena l’ha già conquistata sul campo la nostra città con le sue imprese, il suo dinamismo per lo sviluppo e la crescita che rendono il Cesenate nel contesto provinciale e romagnolo uno dei luoghi all’avanguardia del Paese. Ed è bene, finalmente, che venga riconosciuto, mentre sorprende che non sia avvenuto prima. L’importante è che non ci sia la corsa a mettere la bandierina su questo obiettivo di rafforzare Cesena e che la buona politica lo consideri un traguardo a tutti i livelli per il bene della città, di chi ci vive e lavora e non un pretesto o peggio ancora una palestra per ottenere consenso elettorale".