Esordienti Gold secondi

Storico piazzamento per gli aspiranti campioni del Cesena Basket 2005

Se non è difficile, non c’è gusto. Lo dice anche Lebron James, che quando gli chiedono quale sia la cosa più bella dello sport Nba, risponde con due parole: "Gara sette", per indicare le serie playoff al meglio delle quattro vittorie che si decidono all’ultima sfida. Possono dirlo, ovviamente a modo loro, anche gli aspiranti campioni nati nel 2012 della Cesena Basket 2005 allenati da coach Gabriele Guidi, che hanno appena collezionato uno storico secondo posto nel campionato regionale Esordienti Gold, arrivando alle spalle solo dei pari età della Virtus Bologna. Quale è stata l’arma segreta dei baby romagnoli, che stanno crescendo nel vivaio di una società la cui prima squadra milita in Divisione Regionale 1, per arrivare a giocarsela coi campioncini del club felsineo che invece lotta per diventare campione d’Italia? Il cuore. Quello che i giovanissimi atleti biancazzurri hanno messo in ogni allentamento, ora, certo, ma anche molto prima, a partire da quando si sono incontrati per la prima volta in un campo da basket. Era l’inizio della stagione che venne poi interrotta anzitempo dalla pandemia da coronavirus. Era il 2020, un periodo per tutti impossibile da dimenticare. Per i bambini soprattutto. Loro andavano per gli otto anni. Prima sono dovuti restare barricati in casa, poi sono progressivamente tornati a praticare sport in una selva di limitazioni: gioco all’aperto (col cemento del playground al posto del parquet del Palaippo), niente contatti e quindi niente partite. Solo allenamenti. Tiri e palleggi, per imparare a mettere la calamita nel pallone e per affinare il mirino intorno al canestro. E’ stato facile? Affatto. Né per loro, né per le loro famiglie, né per i loro allenatori. Perché per restare lì, a cambiare mano e direzione con l’intersecarsi delle linee del campo, a rincorrere i palloni persi e a ricominciare ogni volta da capo senza avere il riscontro immediato del gioco di squadra, non è semplice. Serve volerci restare, lì, a far fatica. Perché si conta di diventare una stella planetaria? No, perché si ha passione. E cuore. Così i pargoli crescono e il gruppo si struttura. Arrivano le partite e le stagioni si accavallano. Fino a questa. Con gli artigli gli Esordienti cesenati scalano il tabellone, fino alle ultime tacche. La semifinale è una adrenalinica vittoria 41-32 contro la Fortitudo Bologna, che vale l’assalto al titolo. La Virtus però è troppo forte: i cesenati lottano, ma si fermano sul 53-19. Che vale comunque la medaglia e soprattutto il gusto di essere andati molto oltre le cose semplici.

Luca Ravaglia