Fiere, Cesena deve proprio ’salvare’ Forlì?

Il presidente di Cesena Fiera, Renzo Piraccini, è aperto alla prospettiva di salvare la Fiera di Forlì. La logica imprenditoriale e non politica della sua gestione della Fiera cesenate è una buona garanzia per un'operazione di successo.

Fiere, Cesena deve proprio ’salvare’ Forlì?

Fiere, Cesena deve proprio ’salvare’ Forlì?

Caro lettore,

più volte in questi ultimi anni si è parlato a livello regionale di ’sistema fieristico’ così come di ’sistema aeroportuale’, intendendo ovviamente che piccole entità devono smettere di farsi la concorrenza in un mercato ristretto e cercare invece sinergie e vocazioni bilanciate, se non proprio un’unione di fatto. Come giustamente puntualizza lei, il rischio è che alla fine dei giochi chi ci rimette sia sempre il cittadino che, attraverso le sue tasse, deve ripianare bilanci in perdita frutto di scelte sbagliate se non scellerate. Nel caso delle Fiere qualche passo nella direzione giusta è stato fatto, ma più per iniziativa dei singoli enti (con accordi bilaterali, compartecipazioni ecc. ecc.) che in una vera e propria logica di strategia regionale. Se la Fiera di Cesena verrà chiamata a ‘salvare’ la cugina di Forlì, l’operazione ovviamente dovrà essere valutata attentamente. Il presidente di Cesena Fiera, Renzo Piraccini, intervistato ieri dal Carlino, si è detto aperto alla prospettiva. I risultati della sua gestione della Fiera cesenate – dopo l’altrettanto solida e oculata presidenza di Domenico Scarpellini – sono una buona garanzia che l’operazione procederà secondo una logica imprenditoriale e non politica.