
"Fumare per gioco diventa una dipendenza"
A scuola abbiamo approfondito un argomento molto interessante: il fumo e la sua continua diffusione nonostante i noti danni. Molti adulti fumano parecchie sigarette al giorno, ma anche tra i giovani il fumo è piuttosto diffuso e, quel che è peggio, le cifre indicano che si tratta di un vizio in continua crescita. Eppure tutti sanno che fumare danneggia gravemente la salute. I prof ci hanno chiesto quali argomenti si potrebbero utilizzare per convincere un giovane fumatore a smettere. Ecco le nostre riflessioni. "Io sono del tutto contrario alle sigarette - dice Andrea Broccoli -: il fumo non aiuta a risolvere nessun tipo di problema. La sigaretta piano piano consuma gli organi e, nei casi peggiori, può portare alla morte. Si pensa sempre a chi fuma ma mai alla famiglia del fumatore, che può subire anch’essa danni fisici, infatti, il ‘loro’ fumo può danneggiare le persone circostanti. Sono estremamente contrario al fumo: sigari, classiche sigarette, quelle fai da te o quelle elettroniche".
Il fumo fa bene o male? E perché sta diventando una moda tra i giovani? "Ovviamente fa male - dice Yves Rockson Gouba - perché dentro la sigaretta non c’è solo nicotina, ma anche monossido di carbonio e catrame. Del resto i bambini fin da piccoli sono abituati a vedere i loro idoli fumare nei film, quindi fumare viene anche interpretato come una cosa che rende speciali e che dà un senso di superiorità. Anche nella vita quotidiana vedono fumare amici più grandi o adulti, quindi, la vedono come un’azione normale. Il fumo è diventato ancora più ‘invitante’ con le nuove tecnologie (si pensi alle sigarette puff svapo). Un’altra motivazione, che spinge a fumare, è quella legata al gruppo di amici: se non fai come loro, non ti accettano. Ho sentito molte testimonianze di ragazzi che si sono rovinati la vita per colpa di gruppetti di amici, che li hanno incoraggiati. Ho visto molti video dove dei dottori mostravano l’immagine di un polmone di un non fumatore e uno di un fumatore: quello sano si gonfiava senza problemi, invece l’altro era tutto annerito, quasi piegato, e aveva molte difficoltà a espandersi. La sigaretta aumenta il rischio di cancro e provoca alcuni deficit mentali".
"Non conosco nessun modo per convincere qualcuno a smettere di fumare - dice Jibril - perché la dipendenza è quasi una malattia." "Il fumo è ancora un grande problema per la società ed è responsabile di tantissimi morti nel mondo - dicono Michelle e Dea -, il fumo provoca malattie come ictus, tumore, infarto e all’apparato respiratorio".
Alessandra e Greta aggiungono che il fumo è responsabile di denti gialli e deboli, di alito cattivo e di puzza nei vestiti. Jibril parla di diminuzione della fertilità. "Io conosco - prosegue Riccardo Amadei - alcuni adulti che fumano e ho scoperto che tanti sono passati alla sigaretta elettronica per smettere di fumare". "Si spreca denaro - aggiunge Alessandra - solo per danneggiarsi la salute". "Non bisognerebbe fumare - dice Mattia Dall’Acqua - nemmeno una volta, nemmeno per scherzo, perché, se si comincia non si riesce più a smettere". "Tra i giovani si inizia per sembrare ‘forti’ - dice Greta - per imitare gli amici, o per essere alla moda e invece, si sta solo facendo male al corpo". "È una dipendenza fisica e psicologica - dice Edoardo - per far smettere i giovani si potrebbero usare cartelloni ricchi di immagini di corpi di fumatori con slogan efficaci."
Andrea Broccoli e Yves Rockson Gouba della classe III A; Jibril Ait El Cadi, Riccardo Amadei, Dea Antonelli, Melissa Bertozzi, Eleonora Brandinelli, Mattia Dall’Acqua, Matteo Fabbri, Youssef Fkir, Meryem Hassis, Alessandra Imolesi, Michelle Pareo, Edoardo Piccirillo e Greta Rocchi della classe II A della ’Piero Calamandrei’ di Sogliano al Rubicone