Fusione delle società dei bus. Uil: "Ok, ma non moltiplicate i posti di presidenti e dirigenti"

Per il sindacato occorre invece una razionalizzazione del vertice aziendale, l’adeguamento della contrattazione di secondo livello e l’esclusione di trasferimenti .

Fusione delle società dei bus. Uil: "Ok, ma non moltiplicate i posti di presidenti e dirigenti"

Fusione delle società dei bus. Uil: "Ok, ma non moltiplicate i posti di presidenti e dirigenti"

"Tper, Seta e Start: bene l’accorpamento. I costi non ricadano sui lavoratori". Così i vertici della Uil sintetizzano il giudizio sulla fusione tra le aziende dei trasporti pubblici a livello regionale. "L’avvio del percorso di accorpamento delle società Tper, Start e Seta, deliberato dalla Regione Emilia Romagna – dichiarano il segretario generale Uil Emilia Romagna, il cesenate Marcello Borghetti e il segretario generale Uiltrasporti Emilia Romagna, Fabio Piccinini – ci vede favorevoli considerato che, nel corso degli anni, la Uil Emilia Romagna e la UilTrasporti Emilia Romagna hanno più volte auspicato l’aggregazione tra società di Tpl, con lo scopo di razionalizzare i costi degli organi gestionali, liberando così risorse utili a migliorare i servizi ed essere competitivi sul mercato".

Il sindacato auspica il passaggio alla fase operativa dell’operazione attraverso un confronto con le organizzazioni dei lavoratori. Uil sottolinea però come imprescindibile la razionalizzazione dei costi derivanti dalle strutture manageriali: "Per essere ancor più chiari, non vorremmo che il punto di arrivo del succitato percorso possa nel tempo creare una moltiplicazione di presidenti, vice presidenti, e amministratori delegati". da tenere presenti anche i costi dell’accorpamento, dinanzi ai benefici che si avranno in un periodo variabile tra i 3 ed i 5 anni. "Ulteriore variabile non ancora delineata, è il costo della contrattazione di secondo livello. Fin da subito anticipiamo che non potrà prevedere trasferimenti coatti del luogo di lavoro e trattamenti peggiorativi (economici e normativi) rispetto quanto già in vigore nelle attuali aziende interessate all’operazione". Il sindacato torna a porre la questione dei salari per i dipendenti. Le condizioni attuali ritenute insoddisfacenti, com’è noto, hanno determinato una carenza in particolare di autisti con riflessi negativi sul servizio agli utenti.