"La fiera di Forlì non si regge più, lavori insieme a Cesena", ha perorato la causa della sinergia il presidente della Camera di Commercio Romagna Carlo Battistini.
Presidente di Cesena Fiera Renzo Piraccini, quello di Battistini è un assist o una richiesta di salvataggio, per quel che vi riguarda?
"Direi che è un’autorevole opinione espressa anche l’anno scorso alla nostra assemblea di presentazione del bilancio e mi risulta che ciò sia avvenuto anche a quella di Forlì, dal momento che Camera di Commercio è socia di ambedue gli enti e ha tutti i titoli per esprimersi".
È d’accordo con il presidente della Camera di Commercio?
"Le rispondo, ma premettendo che io non sono azionista della società, bensì il presidente nominato dai soci, che al 40% sono pubblici (33% il Comune di Cesena e 7% la Camera di Commercio) e per il restante 60% privati e operatori fra cui la Fiera di Rimini. Detto questo, condivido la posizione di Battistini sulla necessità e la possibilità di una sinergia e il ragionamento deve partire dal contesto".
Contesto non dei migliori per le piccole fiere, intende?
"Non se la passano bene le fiere locali, in effetti, faticano a svilupparsi. Diverso è il discorso per il Centro Congressi, e la nostra esperienza di Cesena Fiera, dove abbiamo investito tanto, lo dimostra con tanti eventi realizzati e le possibilità di sviluppo. Non sarà un grande business, ma dà soddisfazione".
Il punto è: la gestione assieme delle due fiere di Cesena e Forlì creerebbe valore?
"Questo è il punto, parlando da manager. Cesena Fiera può contare sui muri del Comune e così la struttura di Forlì, da quel che mi risulta, quindi ognuna potrebbe tenersi i suoi edifici e far scattare la sinergia gestionale, che a parere mio può creare valore per entrambe. La scelta, ribadisco, non riguarda me, ma come presidente di Cesena Fiera se mi verà chiesto, sono pronto a guardare il dossier e valutare la fattibilità del progetto. Ma se posso permettermi, il nodo fondamentale, anche per le fiere, resta un altro".
A che cosa si riferisce?
"Alle infrastrutture a livello romagnolo e all’alta velocità. Con i treni che ci portano a Bologna in venti minuti ogni ora cambierebbe il modo. È la Fiera di Rimini in Romagna quella con valenza internazionale, ma con i collegamenti velocizzati si eliminerebbero i problemi legati agli spostamenti".