Gozzoli mette al sicuro l’estate: "Impossibile fare i bandi adessso"

Il sindaco di Cesenatico accusa: "Il governo Meloni ha illuso i bagnini"

Gozzoli mette al sicuro l’estate: "Impossibile fare i bandi adessso"

Gozzoli mette al sicuro l’estate: "Impossibile fare i bandi adessso"

Gli stabilimenti balneari non andranno a gara prima dell’estate e quest’anno saranno gli attuali concessionari a gestirli. Nessuno lo dice ufficialmente, tuttavia è quanto emerge dalle dichiarazioni del sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli, che non risparmia scoccate ad un governo immobile su questa patata bollente: "La sentenza pubblicata nei giorni scorsi dal Consiglio di Stato a mio modesto avviso non stravolge la situazione attuale, ma conferma che in tema di concessione balneari il nostro Paese è ormai nel caos più totale. La sentenza da un lato conferma un’impostazione giuridica che è ormai consolidata in Italia, ossia che vanno messe a gara le concessioni, ma aggiunge anche due novità, la prima è che le concessioni balneari sono "sicuramente scarse" e la seconda che la proroga al 31 dicembre 2024 delle concessioni andrebbe disapplicata". Il primo cittadino e il suo team sono già al lavoro per affrontare la direttiva dell’Unione europea, anche alla luce degli ultimi sviluppi: "Nei prossimi giorni sicuramente faremo approfondimenti con il nostro consulente legale e con i tecnici del servizio demanio, ma non credo ci saranno atti immediati. In primis perché la nostra proroga al 31 dicembre 2024 si basa su una legge dello Stato e poi perché non ci sono ancora le condizioni minime per poter costruire i bandi. I Comuni italiani e, ovviamente anche i concessionari, ormai stanno vivendo una situazione paradossale, da una parte i giudici e l’Unione europea stanno indicando che l’unica strada è quelle dei bandi, tuttavia nel 2022 l’allora governo Draghi aveva disciplinato la materia demandando a decreti attuativi che non sono mai stati fatti. Ormai a due anni di distanza si sta continuando a perdere tempo prezioso". Poi la scoccata al governo Meloni: "Non ha mai convocato gli Enti locali su questa delicata materia, con il risultato che Comuni e Regioni sono all’oscuro di tutto. Non si comprende come mai si continui a perdere tempo e a illudere le imprese provando a dimostrare che le spiagge non sono un bene scarso, mentre non si investe alcuno sforzo a tutelare le imprese balneari magari individuando un criterio per riconoscere il valore commerciale delle singole imprese. Cesenatico basa circa l’80% delle sue presenze turistiche sul turismo balneare. Stiamo giocando col fuoco, facendo passare invano tempo prezioso e esponendo gli Enti locali a centinaia di contenziosi e, mi permetto di dire, lasciando nell’incertezza centinaia di piccole medie imprese a gestione famigliare che non sanno quale sarà il loro futuro. Ormai la speranza che il Governo voglia intervenire prima dell’estate è ridottissima e come Comune stiamo tenendo un rapporto di confronto con la regione Emilia-Romagna e con gli altri Comuni costieri per definire linee comuni entro cui muoversi. Sarebbe impensabile che ogni Comune si debba muovere in autonomia senza un perimetro nazionale".

g.m.