‘Ho visto il finimondo’. Il docufilm sull’alluvione il 28 maggio all’Eliseo

Arriva anche a Cesena la proiezione dell’inchiesta del Resto del Carlino. L’ingresso è gratuito. I posti disponibili sono andati esauriti con le prenotazioni.

‘Ho visto il finimondo’. Il docufilm sull’alluvione il 28 maggio all’Eliseo

‘Ho visto il finimondo’. Il docufilm sull’alluvione il 28 maggio all’Eliseo

Hanno finora fatto ‘sold out’ tutte le proiezioni di "Ho visto il finimondo – Il racconto dell’alluvione" prodotto da Quotidiano Nazionale-Il Resto del Carlino che sta per arrivare a Cesena. La serata nella nostra città è in programma per mercoledì 28 magio alle 21 al cinema Eliseo. Le prenotazioni dei posti gratuiti on line sono andate esaurite nel giro di pochi giorni dall’annuncio. Così com’era avvenuto per la ‘prima’ a Bologna e le successive proiezioni tenutesi a Lugo, Ravenna e Imola. Nel caso di qualche rinuncia è comunque possibile provare a iscriversi all’indirizzo web www.ilrestodelcarlino.it/hovistoilfinimondo oppure presentarsi direttamente all’ingresso del cinema la sera della proiezione.

Il docufilm racconta con il taglio dell’inchiesta giornalistica l’alluvione e la situazione dopo un anno, dando la parola ai protagonisti delle storie più eclatanti, a partire da Fabiana Manzoni, la giovane madre che ha messo in salvo il figlioletto Valentino in via Ex Tiro a Segno grazie all’intervento a nuoto di un vicino di casa, Giorgio Panic.

L’opera è stata realizzata da Valerio Baroncini, vicedirettore del Carlino, e Marco Santangelo (musiche originali di Marco Reno Solferini). La serata al cinema Eliseo con ingresso libero per i prenotati prevede un momento di saluti iniziale, seguito dalla proiezione del documentario e poi da una discussione con gli autori, il presidente della Bcc ravennate forlivese imolese Giuseppe Gambi e il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca. Il documentario ha il patrocinio della Cineteca di Bologna e della Regione Emilia-Romagna e il sostegno della Bcc Ravennate Forlivese e Imolese. "Vogliamo dare voce a chi, in questa vicenda, voce non l’ha avuta – ha detto Valerio Baroncini –. Spesso, quando si racconta questa alluvione, si racconta il grande cataclisma e le persone finiscono per essere solo numeri, tante volte si dimenticano le storie".

"È trascorso un anno dall’alluvione – ha dichiarato il sindaco Lattuca – ma il ricordo di quei drammatici momenti ci accompagna ancora oggi e continuerà a vivere in tutti noi cesenati. Non dimenticheremo inoltre lo straordinario spirito di solidarietà che ha rappresentato il vero motore della ripartenza. Tutti hanno dato il massimo. Dall’inizio dell’emergenza sono stati 414 i nuclei familiari sfollati a cui, tutti insieme, abbiamo assicurato sostegno per trovare una prima sistemazione e, oggi, risultano ufficialmente fuori casa ancora 30 famiglie. A distanza di un anno la macchina dei lavori post-alluvione non si arresta: la nostra città ha subìto danni per oltre 57 milioni di euro. Gli interventi di ripristino al patrimonio pubblico sono iniziati a poche settimane dagli eventi di maggio ma sul fronte degli indennizzi alle famiglie e alle imprese danneggiate siamo in una situazione di stallo, sia perché il Governo non ha ancora riconosciuto gli indennizzi per i beni mobili, che costituiscono la gran parte dei danni subiti, sia perché il massimale per i risarcimenti a imprese e condomini risulta assolutamente inadeguato e le procedure oltremodo complesse. Per Cesena l’emergenza alluvione non finirà fino a quando l’ultimo danno non sarà risarcito, fino a quando tutte le persone ancora fuori casa non saranno tornate nella propria abitazione, fino a quando non saranno realizzate quelle opere strategiche che innalzeranno il livello di sicurezza del nostro territorio".

re.ce.