REDAZIONE CESENA

Il Cesena inizia a scoprire le carte. Con D’Aversa si passa al 4-3-3

Si cerca l’accordo con l’ex Lecce, la squadra sarà adattata al gioco del mister. Dg, Di Taranto ad un passo

Il Cesena inizia a scoprire le carte. Con D’Aversa si passa al 4-3-3

Ad oltre due mesi dalla conquista della serie B, il futuro del Cesena inizia a delinearsi. Primo tassello, il nuovo direttore generale. La proprietà del Cavalluccio avrebbe indicato il nome di Corrado Di Taranto della Spal. Sarebbe dato in dirittura d’arrivo persino ad ore ma da Ferrara frenano. E’ intenzionato a lasciare e muoversi verso Cesena ma ne avrà ancora per qualche giorno alla Spal dove, tra l’altro, ha un contratto fino al 2025. Poi, c’è la questione allenatore. Il faccia a faccia risolutivo tra Domenico Toscano (a Cesena ha ancora un anno di contratto) e il ds Fabio Artico non è ancora avvenuto, ma che le strade siano destinate a separarsi è ormai una certezza. Toscano ha diversi corteggiatori anche se qualcuno, vedi il Catania, che sembrava sul punto di affondare il colpo si è un po’ raffreddato. Rimangono Ternana, Padova, Triestina e sembra anche il Bari in B. Ora le strade per la separazione sono due: o l’esonero o la risoluzione. Il Cesena, comunque, ha già individuato da giorni in Roberto D’Aversa il probabile sostituto. Se il matrimonio con l’ex tecnico del Lecce dovesse concretizzarsi (c’è ancora da definire l’accordo sempre che per l’allenatore non arrivi una chiamata dalla A) il Cavalluccio cambierebbe pelle. D’Aversa, infatti, è un convinto fautore del 4-3-3, mentre Toscano giocava con il 3-4-2-1. Quindi ci sarà da ridisegnare la squadra. Dicevamo del sistema di gioco di D’Aversa adottato in tutte le sue esperienze più importanti: da Parma , dove riuscì nell’impresa del doppio salto dalla C alla A tra il 2016 e il 2018, poi a Genova sponda Sampdoria sempre in serie A, ed infine a Lecce nell’ultima chiamata terminata bruscamente a marzo a causa dell’increscioso episodio della testata all’attaccante veronese Henry. In realtà qualche variazione sul tema il tecnico nato a Stoccarda l’ha presentata con un’unica costante: la difesa a quattro. Sulla panchina dei ducali D’Aversa riadattò lo schieramento proponendo un 4-3-2-1 che in avanti sarebbe identico a quello messo in campo quest’anno da Toscano. Le sue squadre, invece, quasi sempre, quando si difendono, si dispongono con un 4-5-1, in pratica i due attaccanti esterni scendono sulla linea dei centrocampisti tutto questo per creare molta densità in zona mediana e proteggere la difesa. Con queste informazioni, dicevamo, starà al ds Fabio Artico stilare la lista della spesa, con un occhio di riguardo al reparto arretrato che avrà bisogno di almeno un paio di innesti di categoria. A proposito di mercato smentite le voci di un interessamento per l’attaccante dell’Ancona, classe 94 , Alberto Spagnoli, mentre il Pescara sta proponendo l’esterno offensivo classe 2000 Davide Merola, 18 gol per lui quest’anno con gli abruzzesi, profilo che può piacere ma non come scelta principale.

Andrea Baraghini

1 oratore online1 online