DANIELE ZANDOLI
Cronaca

Il Cesena per la prima volta esulta a Pescara. Shpendi regala per una notte la vetta solitaria

Primo tempo dominato dai bianconeri in gol e con occasioni. Ripresa di gestione, nel finale prodezze di Pisseri. Oggi gioca la Torres

Il Cesena per la prima volta esulta a Pescara. Shpendi regala per una notte la vetta solitaria

Il Cesena per la prima volta esulta a Pescara. Shpendi regala per una notte la vetta solitaria

Pescara

0

Cesena

1

PESCARA (4-3-3): Plizzari, Pierno, Brosco, Mesik, Milani, Tunjov (32’ st Franchini), Squizzato, Aloi, Merola (32’ st Masala), Vergani (1’ st Cuppone), Accornero (32’ st Cangiano). All.: Zeman. A disp.: Barretta, Di Pasquale, Floriani, Mussolini, Pellacani, Staver, Moruzzi, De Marco, Mora, Manu, Degasso , Tommasini.

CESENA (3-4-2-1): Pisseri, Pieraccini, Prestia, Silvestri, Adamo (42’ st Pierozzi), Francesconi, De Rose, Donnarumma (42’ st David), Saber (20’ st Varone), Shpendi (42 st Ogunseye), Corazza (12’ st Kargbo). All.: Toscano. A disp.: Siano, Bagli, Pitti, Coccolo, Piacentini, Berti, Bumbu, Nannnelli, Giovannini.

Arbitro: Arena di Torre del Greco.

Rete: 27’ pt Shpendi.

Note: espulso Toscano (all.); ammoniti Vergani, Tunjov, Saber, Merola, Squizzato, Pisseri; spettatori 7.500; angoli 3-6; recupero 2’ e 5’.

Impresa del Cesena, espugna Pescara al ventitreesimo tentativo, mantiene imbattuta la porta, vince la quarta gara consecutiva e per una notte è in testa da solo a +3 dalla Torres impegnata oggi con il Gubbio. Il Cesena all’Adriatico non aveva mai esultato e non segnava da 17 anni; lo ha fatto Shpendi, decisivo.

Avversità atmosferiche da almanacco con vento e pioggia forte, grandine e grande freddo.

Il Cesena in un primo tempo molto sicuro ci prova e sforna subito l’approccio giusto, aggressività e sgroppate negli ampi spazi lasciati dagli abruzzesi. Comincia lo show di Plizzari, portiere locale; parata miracolosa dopo 4 minuti su tocco di testa di Prestia da corner, si ripete su punizione di Donnarumma ma nulla può al 27’ sulla sinfonia del Cavalluccio cui partecipano i tenori.

Comincia De Rose scippando sulla trequarti una palla ’sanguinosa’, la gira a destra, velo di Saber e Adamo dal limite dell’area confeziona il decimo assist stagionale per l’accorrente Shpendi che stacca il biglietto numero otto, capocannoniere del girone. Segna anche Saber alla mezz’ora ma parte in evidente fuorigioco. Il Cesena dà spettacolo, gli avversari sono in confusione, nel primo tempo Toscano impartisce una lezione severa al maestro boemo. Al 36’ due occasioni succose di Donnarumma ma Plizzari c’è e poi di Adamo. Sul binario di destra vola il Frecciarossa SaberAdamo che nessuno riesce a fermare, ma è tutto il Cesena a dominare con un’unica macchia, un solo gol segnato.

Nella ripresa gli abruzzesi si svegliano, però le folate migliori sono ancora romagnole. Al 74’ capolavoro di Cristian sulla destra in slalom e poi di Prestia che dribbla un paio di difensori e consegna a Kargbo, entrato al posto di Corazza, sulla linea salva Mesik. Poi sale in cattedra Pisseri, sin lì spettatore non pagante. Prima su tiro di Cangiano indirizzato all’incrocio, poi miracolo su colpo di testa di Aloi. Il Pescara carica a testa bassa con poca lucidità: si fa male Donnarumma, pessima notizia, ed è espulso Toscano. Il Cavalluccio regge, prestazione da capolista matura.