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Cronaca

Il passaparola del bene I parrocchiani sfornano 700 pasti al giorno per sfollati e volontari

Un gruppo di 92 persone a San Mauro in Valle si è messo a disposizione della chiesa evangelica. Il ringraziamento del consigliere Lia Montalti.

Il passaparola del bene  I parrocchiani sfornano  700 pasti al giorno  per sfollati e volontari

Il passaparola del bene I parrocchiani sfornano 700 pasti al giorno per sfollati e volontari

di Barbara Baronio

Sono partiti con il preparare 50 pasti e sono arrivati a farne 700 al giorno: ecco cosa sta avvenendo nella cucina presente nei locali della parrocchia di San Mauro in Valle di Cesena in questi giorni di emergenza. Tutto è iniziato con un vero e proprio “passaparola del bene”. Nei giorni immediatamente successivi all’alluvione alcuni parrocchiani di San Mauro in Valle sono andati a offrire il proprio aiuto alla casa famiglia Adonai della chiesa Evangelica presente a Torre del Moro dove si preparavano circa 1500 pranzi per i cesenati rimasti senza casa e i volontari accorsi ad aiutarli. "Le richieste in quei giorni crescevano in maniera esponenziale – racconta Loretta Foschi, della comunità di San Mauro – a quel punto abbiamo deciso di sostenere la casa famiglia Adonai mettendo in funzione la nostra cucina. Siamo partiti con una 50ina di pasti, poi nell’arco di 24 ore le domande di aiuto si sono moltiplicate, fino a quando in questi giorni, ci hanno chiesto un aiuto per 500 pasti a pranzo e 200 per cena".

Una squadra quella della parrocchia cesenate che ha deciso di supportare e sostenere la Chiesa evangelica che è stata tra i primi insieme con la comunità di San Rocco, ad attivarsi con la preparazione di pasti. Il passaparola ha coinvolto tanti cittadini che non potendo andare a spalare il fango lungo le strade si sono resi disponibili in cucina. A questi si sono uniti anche i volontari delle cucine popolari, che non potendo usufruire della loro cucina perché allagata, hanno dato la loro disponibilità e l’associazione Band selvaggia dell’alta valle del Savio di San Romano che sono venuti in aiuto. Si è creato un gruppo di 92 persone che hanno ruotato su due turni (mattino e pomeriggio). "In un giorno solo a pranzo – racconta Loretta - abbiamo raggiunto i 600 pranzi completi di primo, secondo e verdura che sono stati destinati al centro della don Milani e poi 50 pasti per il gruppo di volontari arrivati da Verona impegnati a pulire la palestra Champion". Un team che ha coinvolto mamme e nonne nella preparazione anche di torte e crostate. Chi è andato solo per pulire chili e chili di verdure e chi come Loretta e il marito Guido hanno guidato la brigata in cucina coordinando il lavoro.

"Grazie a Maria della casa famiglia Adonai – sottolineano i volontari - abbiamo potuto contare su materie prime donate dalle aziende agricole e non del territorio. Sulla base di quanto e cosa ci veniva donato ogni sera abbiamo predisposto il menù per il giorno successivo e inoltre diverse realtà ci hanno aiutato ad ampliare la nostra cucina improvvisata. Nello specifico Amadori ci ha fornito un camion frigo e si è fatto carico di spese per il noleggio di altra attrezzatura e l’Avis un forno". Lia Montalti, Consigliera regionale Emilia-Romagna, si è recata a San Mauro in valle per ringraziare i volontari dell’importante contributo offerto. "E’ bellissimo incontrare tutte queste persone che si sono messe in moto in maniera incredibile e straordinaria. Tutto questo è un antidoto alla disperazione e ci rende tutti orgogliosi".