Il Pri apre le sue porte "Largo ai giovani e TikTok"

Il segretario organizzativo Angeloni spiega la svolta dei repubblicani "Vogliamo aggregare persone, idee e progetti nella nostra sede".

Il Pri apre le sue porte  "Largo ai giovani e TikTok"

Il Pri apre le sue porte "Largo ai giovani e TikTok"

di Luca Ravaglia

"Eravamo al 22%, ora al 2. Ma non abbiamo perso la nostra vocazione politica, la nostra struttura organizzativa e i luoghi all’interno dei quali aggregare persone, idee e progetti". Parte proprio da qui, dai luoghi, la rincorsa del Partito Repubblicano Italiano a una nuova pagina della sua storia, che in vista delle prossime elezioni comunali si ripromette di giocare un ruolo da protagonista, portando almeno un suo rappresentante in consiglio comunale. Come? Anche attraverso la ricetta illustrata ieri mattina da Diego Angeloni e Sara Biguzzi proprio nella storica sede di corso Mazzini, destinata – nei loro progetti – a diventare un nuovo catalizzatore, culturale prima ancora che politico. ‘Il Pri di Cesena apre le porte’ è lo slogan stampato sul manifesto nel quale si dice che il segretario organizzativo (Angeloni, appunto) e la sua squadra invitano la collettività a condividere idee e a trovare il modo di realizzarle. In effetti uno dei primi passi dovrà proprio essere quello di aprire fisicamente la porta del palazzo di corso Mazzini, 1.200 metri quadrati di superficie da reinventare e rendere fruibili il prima possibile, al massimo entro l’autunno. "Le idee sono tante – hanno anticipato Angeloni e Biguzzi – e guardano soprattutto al mondo dei giovani. Non a caso promuoveremo le nostre iniziative sui social, da Facebook a TikTok, condividendo attività e progetti, a partire da quelli legati alla riqualificazione dell’edificio". Nei radar del Pri alla ricerca della sua nuova vita ci sono il mondo universitario, quello delle band giovanili, ma anche la galassia culturale cittadina, tanto che uno dei primi eventi in programma sarà un convengo dedicato al tema della sanità. L’obiettivo? Sfruttare la grande visibilità della sede nel cuore della città per rilanciare la loro di visibilità, in un’ottica il più accattivante possibile. "Se avremo successo lo diranno i voti. Arriviamo a questa fase in un contesto anomalo. Eravamo reduci dal 10% conquistato alle elezioni politiche dal Terzo Polo che in città era stato rappresentato da Luca Ferrini, uomo di punta del Pri e divenuto coordinatore del progetto". Poi il percorso si è fatto accidentato, Angeloni parla di un rifiuto di Italia Viva e di un forzato passo indietro di Ferrini (del quale anticipa le dimissioni dalla segreteria del partito prima delle prossime elezioni amministrative, visto il suo attuale ruolo in giunta). Nel frattempo Biguzzi, che era coordinatrice provinciale di Italia Viva si è dimessa, avvicinandosi (non è ancora ufficialmente iscritta) al Pri, portando l’entusiasmo di una studentessa fortemente determinata a fare la sua parte nello scrivere il futuro di una realtà storica che, senza rinnegare il suo passato, cerca un nuovo abito da indossare in vista delle prossime sfide elettorali.