LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Impresa del Volley Club. Playoff blindati in anticipo

Il presidente Morganti: "Siamo orgogliosi di questa squadra e di coach Lucchi. Ora andiamo a mente sgombra. In palio c’è un sogno, senza niente da perdere".

Impresa del Volley Club. Playoff blindati in anticipo

Impresa del Volley Club. Playoff blindati in anticipo

"Se va bene, realizziamo un sogno; se va male, non perdiamo niente, anzi ci godiamo l’epilogo di una stagione che è andata ampiamente oltre le attese".

Se la ride di gusto Maurizio Morganti, presidente del Volley Club Cesena, che grazie al successo 3-2 sul campo di Figline Valdarno, ha blindato l’accesso ai playoff di B1 femminile in anticipo rispetto alla fine della stagione regolare: sabato alle 18 arriverà Fonte Nuova, dopo di che ci sarà il turno di riposo e poi via alla post season.

Presidente Morganti, cosa vi aspetta?

"Saremo in un girone tre, con Castelfranco, vincitrice del nostro raggruppamento, e la seconda di un altro girone. Ognuno gioca due gare, alla fine chi ha più punti viene promosso".

Non sarà facile.

"Vogliamo giocarci tutte le carte che abbiamo. E che non sono poche".

L’obiettivo iniziale era la salvezza tranquilla.

"Invece siamo sempre stati tra le prime tre del girone, posizione nella quale chiuderemo la stagione regolare. A Natale ci siamo resi conto che era legittimo alzare l’asticella".

Pur con una squadra molto giovane.

"La palleggiatrice, Emma Conficoni, è del 2006, uno dei due martelli, Valentina Vecchi, del 2005. Hanno talento e motivazioni altissime, così come le veterane come Giada Benazzi e Greta Pinali. Senza dimenticare tutte le altre, né tanto meno il talento di coach Cristiano Lucchi, che unisce alla sapiente gestione del gruppo, un ottimo lavoro tecnico".

Con lui avete già rinnovato un contratto triennale.

"Stiamo andando insieme nella direzione voluta da tutti".

Il pubblico?

"Il Minipalazzetto non è abbastanza grande per tutti. Non vediamo l’ora di tornare al Carisport".

Come sarebbe la A a Cesena?

"Un sogno che proveremo a inseguire fino a in fondo. Restando però pragmatici, senza perdere di vista il mantenimento delle solide basi societarie. Il perno è e resterà il vivaio. Perché è con quello che si cresce e si rendono sostenibili i progetti. Anche quelli pluriennali. Anche quelli che legittimano i sogni".