LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Ior "Più servizi ai malati oncologici"

Si è tenuta la convention dei volontari. "Durante l’alluvione trasportati i pazienti rimasti senza automobile"

Ior "Più servizi ai malati oncologici"

Ior "Più servizi ai malati oncologici"

"I volontari sono l’anima dello Ior: sono loro che ci spronano a fare il meglio ogni giorno".

Sono le parole con le quali Luca Panzavolta, presidente dell’Istituto Oncologico Romagnolo ieri mattina ha salutata la platea composta dalle oltre 400 persone che si sono date appuntamento in occasione della ‘Convention dei volontari alla Fiera di Pievesestina.

"È insolito per noi incontrarci per questa occasione nel mese di ottobre – ha commentato Panzavolta – perché generalmente questa giornata si svolge nel mese di giugno, ma l’alluvione che ha colpito il nostro territorio a maggio, ha reso necessario lo spostamento della data. I danni e le ferite sono ancora aperti e dunque è doveroso rivolgere un pensiero alle vittime, alle famiglie e alle imprese colpite, così come all’intera comunità. L’alluvione però è stata anche l’ulteriore dimostrazione di quello che la Romagna è in grado di fare sul fronte della solidarietà e del senso di comunità, pure in relazione al volontariato. Ma ora c’è la necessità che arrivino risorse vere, per una ripartenza con più slancio".

Il tema è stato ripreso anche da Fabrizio Miserocchi, direttore generale dello Ior: "Abbiamo vissuto un periodo straordinario, caratterizzato da eventi drammatici che hanno unito la comunità: nel periodo dell’alluvione abbiamo dovuto migliorare quello che stavamo facendo, come il servizio di trasporto, che per esempio a Faenza è stato intensificato a causa dei danni causati dall’alluvione che hanno reso inutilizzabili le macchine di molti pazienti. Abbiamo avviato una raccolta fondi a favore della protezione civile e contestualmente abbiamo messo in ‘standby’ alcuni progetti avviati con le aziende, consapevoli del fatto che in questa fase i contributi era giusto destinarli alla ricostruzione. Siamo qui per ricordare e per ricordarci che il paziente ‘non è fatto’ solo di malattia, ma di umanità ferita, che deve essere accompagnata nel suo percorso di vita e di cura". All’incontro di ieri mattina ha partecipato anche il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, che ha aperto il suo intervento ringraziando lo Ior e tutto ciò che rappresenta.

"Nei giorni dell’alluvione – ha rilanciato il primo cittadino - ci siamo confrontati con un nuovo modello di volontariato, che non si vedeva da anni, caratterizzato da tanti giovani che sono arrivati qui spontaneamente, provenienti da tutte le parti d’Italia. Immagini come queste ci ricordano l’importanza di fare comunità, esattamente come fa lo Ior quotidianamente. L’Istituto Romagnolo per la Ricerca sui Tumori è infatti l’esempio di un’organizzazione capace di custodire il valore di questo settore, accompagnando i volontari in lungo percorso, che va anche ben al di fuori delle fasi di emergenza. Ogni giorno c’è sempre qualcuno che ha bisogno di aiuto per affrontare le sue difficoltà: per questo serve una comunità che lo accompagni nel combattere la mattia e vincere la sua sfida. È’ quello che fanno i volontari dello Ior: siamo tutti orgogliosi di come l’istituto riesca a custodire un valore inestimabile. Grazie per quello che viene fatto ogni giorno, anche quando non ci sono i riflettori a riprenderlo".