La famiglia senza casa: "Impegnati a trovare soluzioni"

Mercato Saraceno, la sindaca Rossi interviene sul caso salito alla ribalta nazionale

Monica Rossi, sindaca di Mercato Saraceno, replica punto per punto sulla vicenda dei coniugi sfrattati che hanno dato vita a una protesta con un’eco mediatico nazionale: "La famiglia oggetto di tanta attenzione dei media è conosciuta e supportata dal Comune e dal servizio sociale dell’Unione Valle Savio da molto tempo, ed è inoltre aiutata in maniera continuativa da tutte le associazioni del terzo settore e dalla comunità ecclesiastica, che insieme ai servizi sociali creano una importante rete di supporto alla marginalità. Nel marzo 2023 ci è giunta informazione del potenziale sfratto di cui questa famiglia era oggetto, e da quel momento il servizio sociale e l’amministrazione si sono impegnati per cercare una soluzione, e per mettere a punto, insieme al nucleo familiare, strategie che portassero ad una autonomia sociale ed economica. Delle svariate e consistenti proposte avanzate da amministrazione e servizi sociali nessuna è stata accolta dalla famiglia. Fra le soluzioni proposte è importante citare: forme contributive per sostenere la famiglia nell’acquisto di una automobile; contributi economici per il sostegno all’affitto; assegnazione di un alloggio temporaneo per le emergenze abitative".

"L’alloggio citato a più riprese dal nucleo come soluzione offerta da amministrazione e servizi sociali – precisa ancora Monica Rossi – non è affatto una “comunità di tossicodipendenti”, bensì un virtuoso progetto di Unione volto ad affrontare i problemi di emergenza abitativa sempre più presenti su tutto il territorio nazionale. L’appartamento offertoalla famiglia è parte di un progetto di co-housing che prevede affiancamento educativo ai fini di inserimento lavorativo e sociale, ed è stato progettato ad hoc sui bisogni delle persone ospitate. In questo progetto di co-housing sono al momento ospitate altre famiglie ed altri minori, con problemi di emergenza abitativa, esattamente come il nucleo in questione. Riferirsi al progetto di co-housing dell’Unione Valle Savio come ad una “comunità di tossicodipendenti” non solo rappresenta una menzogna, ma costituisce vera e propria diffamazione di tutte le persone ospitate. La famiglia è in graduatoria per un alloggio di edilizia residenziale pubblica che per equità e giustizia sociale gli verrà assegnato solo nel momento in cui si raggiungerà la loro posizione nella lista, compatibilmente con le disponibilità del territorio. Ci teniamo poi a precisare che nell’ultimo colloquio avvenuto la famiglia ci ha comunicato di aver possibilità di ricevere ospitalità da un altro membro della stessa". In riferimento la protesta inscenata dalla famiglia, la sindaca di Mercato Saraceno rileva infine "che soggiornare e pernottare in un’automobile posteggiata in una piazzola della strada e45, sempre che questo sia avvenuto, è pericoloso, oltre che illegale".

re.ce.