"La passione per la cucina diventa un business"

Cristina Sapignoli di Cna spiega le regole per home food e home restaurant "Esperienza imprenditoriale che concilia vita privata e professionale".

"La passione per la cucina diventa un business"

"La passione per la cucina diventa un business"

Trasformare la passione per la cucina in un business. Ora si può. Da ormai un anno, la Regione Emilia Romagna ha tracciato il percorso per l’apertura di nuove forme di attività, le cosiddette Home Food e Home Restaurant.

Cristina Sapignoli, presidente dei mestieri Produzione Alimentari di Cna Agroalimentare Forlì-Cesena, cosa sono gli home food e gli home restaurant?

"Sono due tipologie di attività alimentare diverse, che hanno in comune il fatto che si svolgono in casa propria. L’home food è una preparazione di cibo in casa, quella che riconduciamo al classico laboratorio artigianale nella propria cucina di casa: come la preparazione della pasta fresca da parte delle cosiddette sfogline, dei vasetti di marmellata, o dei vasetti di sughi e ragù. L’home restaurant è la somministrazione del cibo in casa propria. Ma queste due terminologie non esistevano per legge, le abbiamo sempre chiamate imprese alimentari domestiche. Poi un anno fa è uscita una determina in Regione che utilizza nel nostro territorio i termini home food e home restaurant, e sono state dettate le linee guida per l’igiene da seguire".

Come si fa ad aprire un home food o un home restaurant?

"Entrambe le figure rappresentano un’impresa alimentare che utilizza la cucina di casa propria. La tendenza dell’home restaurant vede trasformare la propria casa in un vero e proprio ristorante, aperto non solo a familiari e conoscenti, ma anche a perfetti sconosciuti. Un’attività che si caratterizza per la preparazione di pranzi e cene presso il proprio domicilio in giorni dedicati e per poche persone. Non è un’attività concorrenziale perché paga le imposte, come tutti. Per aprire un home food o home restaurant si presenta una Scia presso i Comuni competenti in cui si dichiara di voler intraprendere questa attività. Si è soggetti a controlli da parte dell’ausl o della polizia locale. Noi di Cna aiutiamo in questo percorso per la conoscenza in ambito igienico sanitario e spieghiamo le regole: non si possono avere animali domestici in casa, si devono avere le zanzariere, il frigorifero deve rilevare la temperatura e altre".

E’ un’attività esercitata più dalle donne o dagli uomini a Cesena?

"L’ambito delle Home Food e Home Restaurant ha attirato un pubblico variegato, con una particolare prevalenza di donne, soprattutto mamme, che coltivano una passione per la cucina e una produzione che spazia dal cake design, pasticceria dolce e salata, confetture al pane e ai lievitati. Un’esperienza imprenditoriale entusiasmante che consente di conciliare vita privata e professionale nel rispetto delle normative igienico-sanitarie e della legislazione comunitaria sulla salute". Qui a Cesena quando si è sviluppata?

"La moda è nata dopo il periodo del Covid. In quel periodo le persone hanno sperimentato la cucina e la passione per il cibo e qualcuno ha deciso di avviare un’attività in casa. A Cesena al momento noi di Cna abbiamo tre home food e un home restaurant".