REDAZIONE CESENA

La pesca si ferma fino a metà settembre

Da mercoledì le imbarcazioni di medie e grandi dimensioni rimarranno in porto per consentire il ripopolamento delle specie ittiche

Marinai al lavoro su una piccola imbarcazione

Marinai al lavoro su una piccola imbarcazione

Da mercoledì i pescherecci di Cesenatico rimarranno in porto per il Fermo pesca. Le barche di medie e grandi dimensioni non usciranno in mare sino al 13 settembre, seguendo la prassi di un provvedimento finalizzato al ripopolamento delle specie ittiche e a dare respiro al nostro mare. Il fermo a Cesenatico riguarda venticinque imbarcazioni dedite alla pesca a strascico, mentre i pescherecci più piccoli, che utilizzano sistemi di pesca non invasivi, impiegando reti, nasse e cogolli, potranno continuare l’attività svolta solitamente sotto costa. Inoltre continuano a lavorare regolarmente le vongolare e le cozzare, in servizio nei due allevamenti di cozze presenti al largo di Cesenatico. Le barche che utilizzano la tecnica alla volante, che a Cesenatico sono quattro, stanno ferme in porto solo in agosto ed effettueranno un ulteriore fermo in ottobre. "Questa è una novità importante e positiva – dice Mario Drudi, direttore della Cooperativa Casa del Pescatore –, perchè riusciamo a far lavorare meglio i pescherecci dal punto di vista produttivo".

Il prosieguo dell’attività dei piccoli pescherecci, consentirà a molti ristoranti, pescherie e supermercati, di poter continuare ad avere pesce fresco per i propri clienti. Inoltre i Mercati ittici del centro e nord Adriatico, continueranno ad essere riforniti dai pescherecci che continuano la loro attività da Ancona sino alla Puglia, nel sud e nel mare Tirreno, dove il Fermo pesca sarà attuato successivamente. È per questo che le pescherie e i supermercati hanno sempre pesce fresco. Il fermo di agosto fino a domenica 13 settembre, interessa la costa da Ancona sino a Trieste, quindi tutto l’Alto e Medio Adriatico, con parte delle Marche, l’Emilia Romagna, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, come disposto dal Mipaaf, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Non c’è più il "Fermo tecnico", ma ci sono misure tecniche di prevenzione con un cambiamento profondo. Ad esempio dal 1° luglio sino al 31 ottobre non si pesca entro le sei miglia. I marinai non dovranno osservare giornate di pesca aggiuntive, ma durante l’anno si pesca per tre giorni a settimana oppure sino a cinque giorni ma per un massimo di 72 ore settimanali. Quest’anno inoltre c’è un plafond di giornate di pesca fissato dal ministero, che per lo strascico sotto 12 metri di lunghezza sono 3.098 giornate da Trieste sino a Brindisi, per le barche da 12 a 24 metri sono 69.625 giornate, mentre oltre i 24 metri sono 6.100 giornate. "Noi – prosegue Drudi –, chiediamo sia possibile aumentare le giornate qualora si esauriscano, utilizzando le giornate di altri plafond, per consentire a tutti di poter lavorare".

Giacomo Mascellani