La sanità accende il confronto

Dellapasqua punta sul Cau, Pirini vuole rivedere la Casa della salute, Sarti guarda alle eccellenze mediche

La sanità accende il confronto

La sanità accende il confronto

Sala Allende, a Savignano sul Rubicone, gremita per l’assemblea pubblica con tema "Sanità nel Rubicone e Ben-Essere dei cittadini", organizzata dal Centro per i diritti del malato Natale Bolognesi. La serata ha visto protagonisti i tre candidati sindaco, Nicola Dellapasqua, Luca Pirini e Lorenzo Sarti e il dibattito è stato moderato da Simona Mulazzani e Andrea Polazzi, di Icaro Tv. La conferenza ha cercato di approfondire i temi riguardanti i servizi locali e di prossimità; le conseguenze dell’aumento della popolazione anziana; il tema della prevenzione nelle politiche degli Enti Locali; il ben-essere della convivenza a Savignano. Nicola Dellapasqua, centrosinistra: "I servizi assistenziali sono importanti. Abbiamo come obiettivo creare il Cau anche all’ospedale Santa Colomba. Il Cau per Savignano è una grande priorità e non deve essere banalizzata. Noi siamo favorevoli al distretto del Rubicone che dal 1 dicembre avrà un suo direttore. Dobbiamo andare avanti con i servizi domiciliari e poi appartamenti condivisi dove persone autosufficienti ma sole e in solitudine possono convivere insieme. Vogliamo creare un albo dei volontari civici. Poi riqualificare piazza Castello". Luca Pirini lista civica senza simboli di partiti: "Credo che sia necessario rivedere la Casa della salute a Savignano e troviamo che gli ambulatori dei medici di base sono in un corridoio che fa da sala d’aspetto. Pensiamo di utilizzare anche gli spazi di Villa Perticari come servizi, la telemedicina. Se sarò eletto avrò la delega per la sanità. La linea che ci diamo è aiuto sì, assistenzialismo no. Per la via Emilia è grave riportarla in casa. C’è gente che ha chiuso le attività lungo la via Emilia, per il traffico e lo smog. Vogliamo riportare a casa la Polizia Locale e toglierla dall’Unione dei Comuni". Lorenzo Sarti centrodestra: "I servizi funzionano nel momento in cui si offrono in maniera ottimale. Mancano i parcheggi e un luogo sicuro appena fuori dall’ospedale. Quando arriverà il Cau chiederemo il Cau h24, l’infermiere di quartiere, il servizio di fisioterapia, il servizio per la salute mentale. Noi non banalizziamo il Cau, ma siamo contenti anche se l’amministrazione comunale 30 anni fa chiuse l’ospedale. Noi vogliamo eccellenze mediche all’interno della struttura. Sarà difficile limitare il traffico sulla via Emilia".

Ermanno Pasolini