Il Pd comunale, e in primis il sindaco Enzo Lattuca, sono alla finestra per attendere che cosa succederà dentro il M5S cesenate, dopo che il coordinatore provinciale Mauro Frisoni ha comunicato che i pentastellati cittadini saranno in lizza alle comunali di Cesena, ma senza poter ancora dire come: se in solitudine (pressoché impossibile) o alleato e con chi.
La posizione del Pd è questa: il nuovo corso del Movimento Cinque Stelle, uscito dal terzopolismo isolato per stringere alleanze con le forze progressiste che cominciano a dare risultati come avvenuto per la Regione Sardegna, rende possibile una alleanza sulla base di precise convergenze programmatiche. Ma il fatto è che Lattuca deve capire con chi dialogare. Frisoni non è cesenate e neppure lo è il senatore e coordinatore regionale M5S Marco Croatti, con il quale il sindaco è in ottimi rapporti e la questione sta tutta qui: ci sono e chi sono i pentastellati cesenati pronti ad entrare in una lista che sostenga Lattuca candidato sindaco? La posizione dei coordinatori è quella del nuovo corso del M5S suggerita dal presidente Conte.
D’altro canto il M5S di Cesena ha la sua storia, la politica si fa dal basso e il capogruppo consiliare Claudio Capponcini è coerente nel sottolineare che nella legislatura in corso, come nelle due precedenti, i punti di di attrito con il Pd cesenate sono stati forti e il movimento cesenate è stato sempre critico nei confronti dei sindaci: Paolo Lucchi prima ed Enzo Lattuca poi.
Troppo arduo fare dietro front dall’oggi al domani per chi ci ha messo la faccia e l’impegno: occorrono dunque uomini e donne diversi per dar corpo al nuovo progetto. Proprio questi i coordinatori stanno cercando per l’alleanza con i progressisti. Non può essere Capponcini – che non è uomo per tutte le stagioni – ci mancherebbe a capitanare ma neppure a militare in un M5S alleato con Lattuca, e neppure chi è a lui vicino. Si vedrà i prossimi giorni se altri emergeranno.
Andrea Alessandrini